Donato Carrisi ha presentato L'uomo del labirinto alla stampa raccontando alcuni aneddoti sul suo rapporto con Dustin Hoffman, protagonista del film che esce oggi nelle sale italiane.
Il film di Donato Carrisi ha come protagonisti Toni Servillo, considerato uno degli migliori attori italiani della sua generazione e Dustin Hoffman, vincitore di ben due premi Oscar con per il miglior attore protagonista per Tootsie e Rain Man - L'uomo della pioggia. Non è la prima volta che Dustin Hoffman mette la sua arte al servizio di un regista italiano, lo ricordiamo già nel 1972 protagonista di Alfredo Alfredo di Pietro Germi. Il suo carisma è tale che Toni Servillo durante le riprese del film non l'ha mai chiamato Dustin, ma sempre mister Hoffman.
Donato Carrisi ha dichiarato nel corso della conferenza stampa di presentazione del film L'uomo del labirinto che nel 1999 aveva scritto una sceneggiatura che fu rifiutata perché poteva essere interpretata solo da Hoffman. I due sembravano comunque destinati ad incontrarsi su un set tanto che l'attore ha chiesto al suo regista di chiamarlo "Dustino", una sorta di incrocio tra il suo nome e la parola destino. Questo è solo uno dei tanti aneddoti che dimostrano l'umiltà e l'entusiasmo con cui l'attore americano si è calato nei panni del l dottor Green, un analista che cerca di scoprire l'identità del coniglio Bunny interrogando una delle sue vittime.
Il film - di cui abbiamo parlato nella nostra recensione di L'uomo del labirinto - è incentrato sulla storia di Samantha Andretti, rapita quindici anni prima mentre andava a scuola, che riemerge dalle tenebre che l'avevano inghiottita. Sam adesso è libera e ricoverata in ospedale, ma non ha nessuna memoria di quanto le è successo. Aiutata dal Dottor Green, un profiler, cercherà di scoprire cosa le è successo.
Come abbiamo detto Dustin Hoffman è il dottor Green mentre Toni Servillo e l'ispettore Bruno Genko e Valentina Bellè è Samantha Andretti. L'uomo del labirinto esce oggi nelle sale italiane grazie a Medusa Distribuzione.