Zack Snyder ha difeso fermamente la scelta di far morire il personaggio di Jonathan Kent in L'uomo d'acciaio. Nonostante sia considerato uno dei film migliori del DC Extended Universe, il lungometraggio con protagonista Henry Cavill nel ruolo di Clark Kent/Superman è risultato divisivo per diversi aspetti presentati nel film, dall'uccisione di Zod da parte di Superman alla morte di Jonathan Kent, il padre 'terreno' di Clark.
La morte di Kent sr. è risultata controversa perché Superman avrebbe potuto facilmente salvarlo. Tornando sulla controversia, Snyder ha difeso questa scelta in un'intervista a GQ e ha descritto la scena dal punto di vista di Clark:"Mi riferisco a quando dice a Lois di aver lasciato morire suo padre per proteggere l'idea che anche suo padre stava cercando di proteggere. L'idea che non fosse pronto ad essere rivelato al mondo perché era Superman ma solo un adolescente che avrebbe potuto combinare un disastro".
Rivelarsi al mondo
La morte di Jonathan Kent (Kevin Costner) è al centro del dibattito su L'uomo d'acciaio sin dalla sua uscita nelle sale. Zack Snyder ha spiegato il motivo per cui la sua morte funziona nell'economia del film. Il nocciolo della storia di Superman nel film è la decisione di rivelarsi al mondo. Secondo Jonathan Kent, se gli umani scoprissero che un alieno con superpoteri vive tra loro, Superman diventerà il loro nemico perché gli umani avranno paura di lui.
Uscito nel 2013, L'uomo d'acciaio racconta le origini della vita di Superman, da quando il padre Jor-El (Russell Crowe) lo manda sulla Terra dai coniugi Kent fino alla sua maggiore età. Nel cast del film Henry Cavill (Kal-El/Clark Kent), Amy Adams (Lois Lane), Michael Shannon (generale Zod), Kevin Costner (Jonathan Kent), Diane Lane (Martha Kent), Laurence Fishburne (Perry White) e Russell Crowe (Jor-El).