Luca Ward sulla malattia della figlia Luna: "Perché è importante parlarne adesso" (VIDEO)

Luca Ward, ospite a Oggi è un altro giorno su Rai1 per presentare il suo libro, ha parlato della malattia da cui è affetta sua figlia Luna, sottolineando l'importanza della ricerca: ecco le sue parole.

È dedicata anche alla figlia Luna e alla lotta contro la malattia la biografia di Luca Ward, Il talento di non essere nessuno - in uscita oggi, 30 marzo, per Sperling & Kupfer -, un libro per "tutti quelli che credono di non farcela".

La piccola Luna Ward, nata nel 2009 dall'unione con Giada Desideri, è affetta dalla sindrome di Marfan, rara patologia del tessuto connettivo, una "malattia genetica che nel suo caso, però, non è genetica ma dovuta a quella che anche il suo medico ha definito sfiga. Colpa di un gene che si modifica al momento del concepimento_".
Così Luca Ward, ospite su Rai1 nello studio di Oggi è un altro giorno, ha cominciato il proprio racconto sulla malattia della figlia.
Un evento che l'ha fatto sentire terribilmente in colpa: "Noi uomini su questo versante siamo più deboli perché siamo quelli invincibili, siamo i guerrieri, quelli che alzano la spada in battaglia. E la sconfitta per noi, se sconfitta si può definire, è sempre più dura".

La fortuna? Avere al proprio fianco "una donna estremamente intelligente, forte e preparata": Giada Desideri, sua moglie. "Quando lo abbiamo scoperto Giada non ha avuto dubbi, ha detto 'bene, smetto di lavorare e mi dedico ai miei figli'. Io non so se l'avrei fatto al posto suo, è una decisione difficile, soprattutto quando sei un'attrice all'apice della carriera. Io l'ho metabolizzato molto tardi, le donne sono più veloci in questo, molto più rapide di noi, ed è solo grazie a lei se ho capito tante cose".

Anche la malattia però fa parte della vita ed è importante parlarne, come ha chiarito il celebre doppiatore, soprattutto in questo particolare momento: "la pandemia mi ha fatto capire che se la ricerca riceve denaro e risorse la ricerca può progredire molto più rapidamente. Se noi diamo tanto loro vanno veloci, trovano le cure, come in questo caso hanno trovato il vaccino. A me non interessano i governi, a me interessano le persone perché siamo noi che possiamo fare la differenza. È molto importante, ne va della nostra vita".