Il Lovers Film Festival 2022, il più antico festival sui temi LGBTQI+ (lesbici, gay, bisessuali, trans, queer e intersessuali), si svolgerà dal 26 aprile al 1° maggio 2022 presso il Cinema Massimo, la multisala del Museo Nazionale del Cinema di Torino. Il festival, diretto da Vladimir Luxuria e fondato da Giovanni Minerba e Ottavio Mai, durerà 6 giorni ritornando a svolgersi nelle sue date storiche.
"L'immagine della trentasettesima edizione del Lovers Film Festival, ConiglioViola, è la celebrazione delle più grandi icone della cinematografia LGBTQI+, da Marlene Dietrich a Rocky Horror, dal Portiere di notte a Querelle passando per Brokeback Mountain e Priscilla. Sono infinitamente grata per la rielaborazione grafica a Coniglio Viola che io considero tra le menti più interessanti, sorprendenti e creative del panorama artistico internazionale. Il nostro Festival sarà altrettanto iconico, colorato ed emozionante" commenta la direttrice Vladimir Luxuria.
"Lavorare a stretto contatto con la direttrice Vladimir Luxuria ha consentito di poter ragionare e dar voce e corpo ad alcune delle icone pop che da sempre ispirano il nostro percorso artistico" dichiara ConiglioViola.
Nel centesimo anniversario dalla sua nascita il Museo Nazionale del Cinema dedica un tributo a Pier Paolo Pasolini con un progetto artistico alla Mole Antonelliana e un omaggio durante il Lovers Film Festival con una sezione speciale che prevede la proiezione di 4 pellicole.
Comizi d'amore, lo storico film del 1964 che affronta i temi, spinosi per l'epoca, del divorzio, della verginità, della prostituzione e dell'omosessualità. Un'indagine sfaccettata, in cui il regista raccoglie le testimonianze, tra Nord e Sud, di proletari, personaggi noti, intellettuali, muovendosi fra campagne, fabbriche, spiagge, e salotti culturali.
Il decameron: nove novelle e una cornice, in cui Pier Paolo Pasolini si ritaglia anche il ruolo di un allievo di Giotto. Il film ha portato sul grande schermo il Medioevo vitale e beffardo, sboccato e promiscuo, dell'antologia boccaccesca in un affresco esuberante e suggestivo, che guarda alla pittura trecentesca e non solo e in cui si intrecciano amplessi e morte, escrementi e religione, con esiti grotteschi e giocosi. Il primo capitolo della "Trilogia della vita", vincitore dell'Orso d'argento alla Berlinale 1971, denunciato e processato, ebbe un enorme successo al botteghino e fu il capostipite del cosiddetto filone "decamerotico".
I racconti di Canterbury. Geoffrey Chaucer (interpretato da Pasolini stesso) intrattiene gli altri pellegrini diretti al sepolcro di Santo Thomas Beckett con una serie di racconti licenziosi e salaci. Secondo capitolo della "Trilogia della vita", tratto dall'omonimo testo fondamentale della letteratura britannica, prosegue nella ricostruzione pasoliniana del Medioevo trecentesco: cambia lo scenario ma non la rappresentazione, volutamente provocatoria, di un'umanità ilare, arraffona e lubrica.
Infine, Il fiore delle mille e una notte con cui Pasolini conclude la Trilogia della vita adattando per il grande schermo una selezione di novelle tratte dall'omonima antologia araba. Ultima esplorazione del regista sul Medioevo, che qui diviene esotico e misterioso in un caleidoscopio di immagini, in cui ritornano protagonisti i temi del sesso, in tutte le sue forme, e della morte come controparte di esso.
Oltre 60 titoli tra lungometraggi, documentari e cortometraggi provenienti da tutto il mondo, di cui circa 50 in concorso.
3 sezioni competitive: All The Lovers, concorso internazionale lungometraggi; Real Lovers, concorso internazionale documentari e Future Lovers, concorso internazionale cortometraggi.
Una giuria di giovani studenti assegnerà poi il premio Young Lovers scegliendo un film del Concorso Internazionale Lungometraggi.
Verrà assegnato un premio speciale dedicato a Giò Stajano che Lovers, da un'idea dello scrittore Willy Vaira e di Claudio Carossa, dedica alla memoria di Giò Stajano, una delle figure più importanti e significative della cultura LGBTQI italiana.
Tornano il premio Riflessi nel Buio, dedicato a un film realizzato in un Paese dove la condizione omosessuale è un pericolo e un rischio a volte per la vita.
Si rinnova anche il premio Torino Pride, assegnato dal Coordinamento Torino Pride, in collaborazione con l'associazione Amiche e amici della cultura e del Festival del Cinema LGBT, a un film che rappresenti al meglio la lotta e la militanza della comunità LGBTQI+.
Il Lovers Film Festival è realizzato dal Museo Nazionale del Cinema di Torino e si svolge con il contributo del MiC, della Regione Piemonte e del Comune di Torino.