Kris Marshall, uno degli interpreti di Love Actually, scelse di non farsi pagare per la scena in cui il suo personaggio viene spogliato. Questo perché, per ovvi motivi, si divertì tantissimo a girare ventuno ciak in cui tre ragazze americane gli tolgono i vestiti, e per tale ragione preferì farlo gratis, restituendo ai produttori l'assegno con la diaria per quel giorno.
Stando al regista Richard Curtis, Marshall era uno degli attori preferiti delle sue figlie quando videro il film, e furono particolarmente dispiaciute di scoprire che non sarebbe tornato per il sequel, un cortometraggio di beneficenza trasmesso dalla BBC nel Regno Unito e dalla NBC negli Stati Uniti nel 2017 (oltre a lui mancano all'appello anche Emma Thompson, assente a causa della morte di Alan Rickman che nell'originale interpretava suo marito, e Martin Freeman, tra gli altri).
Bill Nighy: "Io e Love Actually? Siamo un'istituzione natalizia. Come la Regina"
Love Actually - L'amore davvero, film comico corale uscito nelle sale alla fine del 2003, è considerato un classico natalizio in diversi paesi, tra cui il natio Regno Unito dove è parte integrante del palinsesto festivo. È notevole per aver dato ruoli importanti ad attori che all'epoca non erano particolarmente famosi e poi lo sono diventati, tra cui Keira Knightley, Chiwetel Ejiofor, Bill Nighy e Andrew Lincoln. Di culto la sequenza esilarante in cui Hugh Grant, nei panni del Primo Ministro, si sfoga ballando all'interno di Downing Street, convinto che nessuno lo stia vedendo (Grant dice di non essersi particolarmente divertito sul set durante quella scena, poiché non ha grandi doti ballerine), e tutta la storyline con Nighy, un cantante cinico e sboccato che deve promuovere un brano natalizio pur infischiandosene apertamente delle festività e a un certo punto se ne esce con una mitica perla di saggezza per il pubblico giovane: "Non comprate la droga. Diventate una pop star, così ve la daranno tutti gratis."