Il co-creatore di Lost, Damon Lindelof, si è recentemente aperto a proposito della frustrazione che ha provato durante la realizzazione dello show, quando si è ritrovato a dover affrontare le teorie dei fan e a tentare di far combaciare la sua visione con le aspettative dei telespettatori.
Lost ha letteralmente impostato il modello per un certo tipo di programma TV che J.J. Abrams ha definito come "l'approccio narrativo della scatola misteriosa". A causa di questo espediente narrativo, i creatori devono far fronte ad un'inevitabile raffica di teorie dei fan, mentre il pubblico cerca di indovinare in quale folle direzione andrà lo show.
Lindelof, durante una recente intervista di Vulture, ha ammesso che per una serie come Lost è molto difficile bilanciare le aspettative dei fan con le proprie idee: "Una delle cose che mi ha sempre affascinato... è che una delle due domande che ci venivano poste più spesso era: 'Ve la siete inventate man mano mentre andavate avanti?'".
"E i fan volevano che la risposta a quella domanda fosse: 'Assolutamente no. Abbiamo un piano. Stiamo eseguendo quel piano e capendo che non tutto funzionerà, ma ci atteniamo al piano'. La seconda domanda era: 'Quale input abbiamo noi in quanto fan?'. E volevano che la risposta fosse: 'Ascoltiamo tutto ciò che dite e le vostre opinioni condizionano le sceneggiature che scriviamo'. Non può funzionare, le due domande sono contraddittorie", ha concluso Damon Lindelof.