Tom Hiddleston ha paragonato l'impegno per interpretare il ruolo del villain dell'MCU Loki alla tecnica per suonare il pianoforte, sottolineando le sfumature e le complessità del personaggio a cui ormai viene associato dai fan.
Nell'intervista rilasciata per Vanity Fair, l'attore che interpreta Loki, ha raccontato la timeline della sua carriera, ripercorrendo i suoi ruoli più importanti e iconici. Impossibile per lui non parlare del dio dell'inganno:
"Era il 2008, stavo lavorando per una serie tv intitolata Il commissario Wallander in cui recitavo insieme a Kenneth Branagh, che mi ha dato la possibilità di fare il provino per Thor", ha raccontato Hiddleston. "Ricordo di essere entrato in un camerino e avevo un refrigeratore d'acqua vuoto e ho detto 'questo è il mio modo di immaginare il martello di Thor'. Fu assurdo, ma Kenneth evidentemente ha sparso la voce e mi hanno chiamato i direttori del casting, con cui sarò in debito per tutta la vita. Mi hanno chiamato perché ero alto un metro e ottanta e avevo i capelli biondi, infatti ricordo che inizialmente avevo fatto un provino per il ruolo di Thor".
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"Alla fine di quel lungo processo hanno deciso che sarei stato più adatto per Loki ed è stato il momento più straordinario per la mia carriera lavorativa", ha continuato Hiddleston. "Ogni volta che ho interpretato Loki è stato come suonare al pianoforte. E ciò che suoni riecheggia tra il pubblico, i lettori e i fan e in un certo senso ciò che fai torna indietro con nuove note, come fosse un eco e si arricchisce, cambia, muta. La prima volta che h vestito i panni di Loki ho avuto la sensazione che lui fosse un fratello minore dentro una famiglia in cui si sentiva incompreso e tradito, vulnerabile, stressato."
"Ho letto molti fumetti per ispirarmi a lui, è un personaggio complesso, molto sfaccettato e tra le cose che penso di aver trovato più interessante in Loki è il suo essere mutaforma", ha concluso l'attore. "Lui è la quintessenza del trickster, uno spirito mercuriale, estremamente flessibile, non sai mai cosa vuole fare, non sai se puoi fidarti di lui e non sai quale vere motivazioni lo spingono, non sai mai perché fa quello che fa, lui provoca, trasgredisce, infastidisce, disturba, ma perché? Thor nel corso dei film glielo chiede spesso: perché lo fai, cosa vuoi veramente? E anche io mi sono chiesto cosa vuole veramente Loki? E non so se lui lo sappia davvero: dietro tutte quelle maschere che indossa, c'è una parte di lui autentica che è veramente interessata a sapere cosa vuole? Perché se la risposta è sì e c'è una parte di lui interessata a cambiare e migliore, sai, questa è una parte molto umana, non trovi?"