Prosegue il viaggio che il Festival dedica a quelle personalità che con le loro intuizioni e il loro sapere hanno segnato la storia del cinema. La 68a edizione attribuirà il Vision Award - Nescens al montatore e sound designer (termine da lui stesso coniato) Walter Murch. Il premio corona un trittico consacrato ai grandi creatori del cinema americano, dopo gli omaggi al mago degli effetti speciali Douglas Trumbull e a "Mister Steadicam" Garrett Brown.
Murch ha intrapreso un percorso che lo ha portato nella sua carriera a occuparsi del montaggio sonoro e in seguito anche a quello delle immagini, seguendo una concezione che concepisce la composizione audio-visiva come un tutt'uno. Il suo nome è strettamente legato ai registi della nuova generazione americana emersa negli anni Settanta, come George Lucas (L'uomo che fuggì dal futuro, 1971; American Graffiti, 1973) e Francis Ford Coppola (Non torno a casa stasera, 1969; Il padrino, 1972; La conversazione, Il padrino - Parte seconda, 1974). Il binomio con quest'ultimo sfocia nel 1980 nel suo primo premio Oscar grazie all'impressionante lavoro sul suono di Apocalypse Now. Dopo il debutto alla regia nel 1985 con Nel fantastico mondo di Oz, la duplice lavorazione del montaggio di immagini e di suoni lo porta ad aggiudicarsi la statuetta in entrambe le categorie per Il paziente inglese di Anthony Minghella (1996). Una doppietta tuttora ineguagliata e di cui solo lui stesso si era reso protagonista in precedenza, ai BAFTA Awards del 1975 per La conversazione. Capacità e versatilità di montaggio che Murch ha arricchito continuando a sperimentare in ogni passaggio di sistema, dall'analogico al digitale. Le sue conoscenze e la sua arte vengono condensate nel 2001 nel libro In the Blink of an Eye, referenza imprescindibile nell'ambito del montaggio cinematografico. È inoltre il soggetto delle pubblicazioni Il cinema e l'arte del montaggio: conversazioni con Walter Murch (Michael Ondaatje) e Behind the seen (Charles Koppelman).
Carlo Chatrian, Direttore artistico del Festival, dichiara: "La presenza di Walter Murch, oltre a inorgoglirci, riempie di senso l'accezione di questo premio, istituito due anni fa. "Egli è - come ha scritto Francis F. Coppola - un pioniere. Un uomo che bisognerebbe ascoltare attentamente e con piacere". Il suo lavoro va ben oltre l'idea di collaborazione. Il suo operato ne Il padrino - Parte II e Apocalypse Now è la prova che i grandi film sono quasi sempre il frutto di una stretta complicità tra grandi creatori. È a uno di questi - tra i più discreti e influenti - che quest'anno il Festival di Locarno rende un doveroso omaggio."
Il pubblico e gli ospiti del Festival avranno l'occasione di incontrare Walter Murch e cogliere i segreti del suo lavoro nel corso di una masterclass. La 68a edizione del Festival del film Locarno si terrà dal 5 al 15 agosto.