Il Festival di Locarno volge al termine e il concorso spara gli ultimi colpi. Dopo Kiyoshi Kurosawa, oggi è la volta di un altro autore giapponese, Shinji Aoyama che presenta il suo cupo melodramma Backwater. L'acqua, elemento fondamentale del film, è quella sporca e inquinata del piccolo villaggio giapponese in cui vive Toma, giovane ossessionato dal sesso e dalla presenza pesante del padre, un uomo violento e prevaricatore che ama picchiare le partner. Dopo aver rovinato la vita alla madre di Toma, il padre ora ha una compagna bella e giovane di nome Kotoko con la quale condivide feroci amplessi da cui la donna esce piena di lividi. L'incubo di Toma, costretto ad assistere a queste quotidiane violenze domestiche, è di diventare come il padre e infatti il giovane comincia a manifestare i primi sintomi di perversione con la giovane fidanzata. La situazione precipita quando Kotoko, incinta, decide di abbandonare il compagno in segreto. Una pellicola a tinte forti, con qualche calo di tensione e una lunga coda finale che mette discutibilmente in cattiva luce il personaggio di Kotoko, uno dei più interessanti del film. Arriva direttamente dal Brasile la Sentimental Education del maestro del cinema novo Júlio Bressane. Dopo tante commedie politiche, il regista si concede un ironico divertissement che gioca con i sentimenti e le tecniche di seduzione. A interpretare la matura irretitrice di fanciulli in fiore ci pensa la ieratica Josie Antello, interprete con un volto interessante ed espressivo da diva del muto, affiancata dal giovane adepto Bernardo Marinho. La lunga e divertita partita a due si arricchisce solo per un attimo di una terza contendente protagonista di un colorito scontro al femminile con la Antello. Il film, un ironico pastiche che intreccia miti greci, letteratura, pittura, citazioni colte, raffinate danze e divertite strizzate d'occhio che solo lo spettatore più colto è in grado di cogliere, eredita un po' dello humor del maestro Manoel De Oliveira declinandolo in chiave erotica. Da notare l'inserto finale con una lunga coda di bloopers i quali ci ricordano che realtà e finzione, di fatto, sono assai difficili da distinguere.
Nel frattempo è finalmente approdato in terra svizzera uno degli gli ospiti più attesi di questa edizione di Locarno. Il grande Werner Herzog oggi terrà una lunga masterclass sul suo cinema, in attesa delle celebrazioni di domani sera, giorno in cui la Piazza Grande lo festeggerà con la consegna del Pardo d'onore. Ma non dimentichiamo che un altro grande cineasta, Douglas Trumbull, oggi parlerà al pubblico di una delle sue opere più curiose, il sci-fi 2002: la seconda odissea. Non ci sarà, invece, Michael Caine. La star inglese, protagonista del primo film della serata in Piazza Grande, il malinconico romance Mr. Morgan's Last Love, a differenza di quanto annunciato qualche settimana fa ha declinato l'invito del festival. A introdurre il dramedy incentrato sulla passione platonica di un anziano vedovo inglese per una bella e bionda parigina (Clémence Poésy) che insegna balli di coppia sarà presente la regista Sandra Nettelbeck. Adrenalinico e da brividi il secondo film della serata, il parossistico Blue Ruin. Il film, diretto da Jeremy Saulnier e interpretato da Macon Blair, è un revenge thriller mozzafiato dal ritmo indiavolato. La vendetta, cieca e irrazionale, si consuma senza esclusione di colpi nell'America più sanguigna e claustrofobica, là dove polizia e istituzioni lasciano mano libera ai cittadini. La scintilla che scatena l'inferno è la liberazione di un pluriomicida dal carcere. Il suo scontro con il figlio delle vittime, un barbone che vive in un'auto arrugginita, darà vita a una reazione a catena che spargerà sangue a fiumi.Locarno 2013, giorno 9: tutti a lezione da Werner Herzog
Il mitico regista tedesco ci parlerà del suo cinema. Da non perdere stasera in Piazza Grande Michael Caine innamorato e un revenge movie made in USA senza esclusione di colpi.