E' stata annunciata nella giornata di ieri la vasta e variegata selezione che animerà la sessantesima edizione del Festival del Cinema di Locarno, in programa dal 1 all'11 del mese di agosto. Questa l'introduzione del direttore artistico Frédéric Maire:
"Il Festival internazionale del film di Locarno compie quest'anno 60 anni. Nonostante l'età, è ancora giovane: sono una ventina le opere prime che debutteranno sui suoi schermi. È ancora curioso: alla selezione ufficiale parteciperanno oltre 30 paesi. Ed è ancora coraggioso: il programma di questa edizione spicca per la sua varietà, i suoi contrasti, la sua ricerca e le sue sorprese. E ciò gli vale meritatamente l'appellativo di Festival della découverte per eccellenza. L'anno scorso, il numero di film presentati è stato notevolmente ridotto, quest'anno abbiamo deciso di affinare la programmazione, delineare meglio le diverse sezioni, semplificare e facilitare la lettura del Festival. Sono meno di 80 i lungometraggi presentati nelle sezioni ufficiali principali. I nuovi film saranno quindi presenti in cinque sezioni diverse: la Piazza Grande, il Concorso internazionale, il Concorso Cineasti del presente, Ici et ailleurs e i Pardi di domani che da quest'anno inaugurano un concorso internazionale.
A queste sezioni vanno ad aggiungersi il laboratorio di co-produzione con la sua finestra aperta al pubblico, Open Doors, la sezione di sperimentazioni Play Forward, la retrospettiva Retour à Locarno e l'omaggio alle grandi dive del cinema italiano Signore & Signore. Per non dimenticare le sezioni parallele, la Settimana della Critica e Appellations Suisse.
Prima di rivelare al pubblico e agli addetti ai lavori le meraviglie che il Festival (la direzione artistica in toto, gli inviati, i commissari) ha già potuto ammirare, desidero mettere in luce alcuni temi fondamentali che costituiscono la trama del programma.
Tutte le sezioni presentano numerosi film di donne (oltre venti le direzioni al femminile) e storie che parlano, da vicino o da lontano, della condizione femminile - in particolare segnalo lo splendido documentario della regista italo-svizzera Alina Marazzi, Vogliamo anche le rose, che ripercorre con umorismo e partecipazione la condizione delle donne in Italia dagli anni Sessanta a oggi.
Gli spettatori avranno inoltre la possibilità di vedere un grande numero di film che vogliono essere testimoni, talvolta impegnati, ma sempre rispettosi, di drammi umani contemporanei. La guerra, la schiavitù moderna, la povertà, la miseria, la violenza, la solitudine sono tutti temi forti che intridono, volenti o nolenti, il cinema - e la società - dei nostri tempi.
Tale serietà tematica, tuttavia, non impedisce un certo distacco o l'umorismo. Sono diverse le commedie (anche musicali) e parodie cinematografiche in programma, come se talvolta la Settima arte avesse anche bisogno di ridere di se stessa.
Dal punto di vista geografico, l'edizione 2007 è contraddistinta da un importante duplice ritorno: quello del cinema anglofono (nordamericano in particolare) e del cinema asiatico (soprattutto cinese). Due continenti che mostrano quest'anno un
incredibile dinamismo, sia a fianco di grandi produzioni (come Vexille, il manga giapponese che aprirà la programmazione della Piazza, The Bourne Ultimatum e Hairspray) sia dalla parte del cinema indipendente. Dall'Asia arriveranno il Pardo d'onore Hou Hsiao-Hsien e due film proiettati in Piazza Grande, nonché diverse pellicole (provenienti da Cina, Hong Kong, Corea del Sud, Giappone, Taiwan e Filippine) che impreziosiranno tutte le sezioni. Gli Stati Uniti offrono un'interessante varietà di pellicole indipendenti, dal thriller newyorchese Joshua al documentario politico Chicago 10 oltre a opere più radicali come Loren Cass o Phantom Love.
L'America latina, e l'Argentina in particolare, mostra ancora una volta la sua vivacità. E il Canada francofono torna in auge con tre lungometraggi. Ma l'Europa non è da meno, e allarga i suoi orizzonti andando ben oltre le sue frontiere conosciute. Se la Francia (con 9 film), l'Italia (8) o la Svizzera (4) possono dirsi degnamente rappresentate, segnaliamo la significativa partecipazione spagnola o rumena (che presentano rispettivamente due pellicole in competizione), come quella di Germania, Polonia, Paesi Bassi, Austria, Ungheria, Portogallo e Gran Bretagna.
Spero infine ardentemente che questa 60a edizione del Festival di Locarno possa diventare una festa del cinema resa grande dalla varietà dei film in programmazione, dall'arrivo di numerosissimi grandi cineasti di ritorno a Locarno per la retrospettiva, dall'immagine rinnovata del nostro pardo, dall'apertura di nuovi spazi notturni e celebrativi e dalle incantevoli serate in Piazza."
Ma ecco la selezione ufficiale di Locarno 2007:
Locarno 2007: programma del festival
- Concorso Internazionale The Rebirth di Masahiro Kobayashi Boys of Tomorrow di No Dong-seok Capitaine Achab di Philippe Ramos Contre toute espérance di Bernard Émond Extraordinary Rendition di James Threapleton Freigesprochen di Peter Payer Früher oder später di Ulrike von Ribbeck Fuori dalle corde di Fulvio Bernasconi Haïti chérie di Claudio Del Punta Joshua di George Ratliff Ladrones di Jaime Marques Las vidas posibles di Sandra Gugliotta Lo mejor de mí di Roser Aguilar La maison jaune di Hakkar Amor Memories - Jeonju Digital Project 2007 di Eugène Green, Pedro Costa e Harun Farocki O Capacete Dourado di Jorge Cramez Rest is Silence di Nae Caranfil Slipstream - Nella mente oscura di H. di Anthony Hopkins Les Toits de Paris di Hiner Saleem
- Piazza Grande Une journée di Jacob Berger The Bourne Ultimatum - il ritorno dello sciacallo di Paul Greengrass Funeral Party di Frank Oz The Drummer di Kenneth Bi Hairspray di Adam Shankman Mio fratello è figlio unico di Daniele Luchetti Son of Rambow - Il figlio di Rambo di Garth Jennings Vexille di Fumihiko Sori The Flight Of The Red Balloon di Hou Hsiao-Hsien Waitress - Ricette d'amore di Adrienne Shelly Winners and Losers di Lech Kowalski 1408 di Mikael Håfström Chicago 10 di Brett Morgen Molto incinta di Judd Apatow Nichts als Gespenster di Martin Gypkens Grindhouse - Planet Terror di Robert Rodriguez Vogliamo anche le rose di Alina Marazzi
- Cineasti del presente Those Three di Naghi Nemati Comme à ostende di Delphine Lehericey Estrellas di Federico León e Marcos Martínez Guillaume et les sortilèges di Pierre Léon Imatra di Corso Salani Japan Japan di Lior Shamriz Juizo di Maria Augusta Ramos Lo bueno de llorar di Matías Bize Loren Cass di Chris Fuller Never Sleeps di Philippe Fléchaire, Benoit Falize e Jérémy Boury Shadows Formless di Ashish Avikuntha Nos vies privées di Denis Côté Nuage di Sébastien Betbeder Don't Get Me Wrong di Adina Pintilie Phantom Love di Nina Menkes Tagliare le parti in grigio di Vittorio Rifranti Milky Way di Benedek Fliegauf Tussenstand di Mijke de Jong Mid-Afternoon Barks di Zhang Yuedong