Warner Bros. avrebbe interferito nei progetti di Peter Jackson per l'adattamento de Lo Hobbit; le ingerenze dello studio avrebbero influito sul risultato finale della trilogia, decisamente inferiore a quella de Il signore degli anelli.
Questa è la teoria espressa dall'attore Jed Brophy, amico e collaboratore di lunga data di Peter Jackson, a Kiwi Talkz. Riflettendo sui problemi de Lo Hobbit, Brophy ha rivelato:
"Gli executives di Warner vogliono essere "creativi". Lasciate che i veri creativi facciano il loro lavoro, il vostro è trovare il denaro e poi vendere il prodotto. Non intromettevi nella visione di un autore. Se queste persone mi acchiappano, probabilmente mi picchieranno, ma credo che Warner Bros. sia responsabile del risultato di Lo Hobbit, penso che abbiano impedito a Peter Jackson di fare ciò che sa fare bene."
Jed Brody ricorda la sensazione di disagio provata sul set de Lo Hobbit per via della pressione che avrebbe impedito a Jackson di raggiungere il livello creativo che aveva ottenuto con il signore degli anelli perché i capi dello studio volevano fare più soldi.
Lo Hobbit, andata e ritorno: i 15 momenti indimenticabili del viaggio di Bilbo Baggins
"Conosco Peter da quasi 30 anni, e posso dire che sul set non era la persona affabile, divertente, rilassata che è di solito. La pressione era palpabile, se salti nel letto col diavolo e lui ti dà 600 milioni di dollari, sei responsabile. Devi obbedire ai suoi capricci".
L'attore prosegue: "Che piaccia o meno, Warner Bros. interviene nei suoi franchise. Stanno costruendo una serie di film che si susseguono per generare entrate e per generare merchandising. Hanno varie persone che svolgono questo lavoro, ma nessuno di loro è autore, nessuno di loro è regista. Nessuno di loro è in grado di leggere un copione e immaginare come ottenere il miglior risultato a livello artistico. Se ti metti in mezzo a quel processo, stai effettivamente impedendo a qualcuno di generare un flusso creativo, ed è quello che penso sia successo in Lo Hobbit."