Dall'inizio della sua popolarità agli anni che precedettero la morte, Marlon Brando realizzò, per conto proprio e nella più totale intimità, centinaia di ore di registrazioni audio che ne raccontano la vita, le esperienze, i rimpianti. Questo è Listen To Me Marlon, il documentario firmato da Stevan Riley che sarà presentato in prima italiana domenica 29 novembre alle 21.30 presso il Cinema Odeon di Firenze, nell'ambito del 56/mo Festival dei Popoli, il festival internazionale di cinema documentario (dal 27 dicembre al 4 dicembre).
Dall'incontro fondamentale con Stella Adler, che lo guiderà nel mondo della recitazione, ai tormenti famigliari talvolta tragici, la voce dell'"anti-divo di Hollywood" guida il pubblico tra filmati d'archivio e immagini dei numerosi film da lui interpretati che hanno fatto la storia. Grazie all'accesso esclusivo all'archivio personale di Brando, il film getta nuova luce su uno dei più acclamati e importanti attori della storia del cinema, oltre che uno dei più misteriosi ed enigmatici, mostrando l'uomo al di là del divo. Nessuna intervista, nessuna voce narrante se non quella di Marlon Brando che racconta Marlon Brando. In questo modo il regista permette allo spettatore di immergersi completamente nell'universo interiore dell'artista interprete di film indimenticabili quali Fronte del porto, Il padrino, Apocalypse Now, regalandone un ritratto del tutto inedito.
"Quando ho iniziato a lavorare sul documentario - racconta Riley - nessuno aveva idea della quantità di materiale audio che avremmo avuto a disposizione. C'erano centinaia di scatoloni, pieni di tanti documenti che non ho avuto modo di inserirli tutti nel film. Fotografie, video personali... troppo. Volevo classificare ogni cosa, in modo da poterle usare durante il montaggio. Ho trovato la registrazione di una conversazione molto profonda con Michael Jackson, di circa tre ore. Nella versione finale ho eliminato ogni voce che non fosse quella di Brando, per cui sembra che l'interlocutore sia il pubblico, ma è stato davvero difficile portare avanti questa decisione, mantenere il fuoco completamente su di lui. Oltre a quella con Jackson sono stato molto tentato di introdurre altre conversazioni, come quelle con Martin Scorsese e Francis Ford Coppola".
Stevan Riley, nato in Irlanda da madre di origini jugoslave e padre inglese, ha vissuto e lavorato in oltre 50 paesi. Nel 2003 ha diretto in Bosnia il suo primo documentario Rave Against the Machine, che esplora l'underground musicale della Sarajevo assediata. Il film ha collezionato premi in vari festival internazionali. Il lungometraggio successivo, Blue Blood, presentato al Tribeca Film Festival a New York, è stato candidato a premi prestigiosi.
Listen to Me Marlon uscirà successivamente in Home Video per Universal Pictures.