Lino Banfi rappresenterà il Governo italiano nella Commissione Unesco, come annunciato dal ministro del lavoro Luigi Di Maio durante l'evento M5s dedicato al reddito di cittadinanza. "Come Governo abbiamo individuato il maestro Lino Banfi perchè ci rappresenti nella commissione italiana per l'Unesco. Abbiamo fatto Lino Banfi patrimonio dell'Unesco" ha scherzato il vice premier e l'attore gli ha fatto eco: "Basta con queste commissioni piene di plurilaureati, io cercherò di portare un sorriso".
Al momento non è chiaro con quale preciso ruolo Lino Banfi farà parte della Commissione Nazionale Italiana per l'Unesco, istituita nel 1950 per "favorire la promozione, il collegamento, l'informazione, la consultazione e l'esecuzione dei programmi Unesco in Italia", attualmente presieduta da Franco Bernabè. Ciò che invece è chiarissimo è il dubbio legittimo espresso da molti utenti sui social: ma cosa c'entra un profilo come quello di Lino Banfi nel prestigioso organismo delle Nazioni Unite, in considerazione anche del ruolo di primo piano svolto dal nostro Paese? Forse poco, come lo stesso Banfi ha implicitamente ammesso con la sua dichiarazione.
La notizia è stata commentata con ironia anche dal ministro dell'Interno Matteo Salvini: durante la diretta su Facebook dall'ex Penicillina occupata a Roma, il vice premier ha risposto alla domanda di un follower non rinunciando all'ennesima stoccata al Movimento 5 Stelle. "Lino Banfi va benissimo. E Jerry Calà? E Renato Pozzetto? E Umberto Smaila? Apriamo questo dibattito!" ha dichiarato Salvini, per poi assumere toni più distesi: "Scherzi a parte, l'Italia è così bella che chiunque la può difendere e valorizzare in giro per il mondo. Evviva la tradizione, la cultura, il cinema e il modo di vivere italiano".