Dopo essersi concentrata sulla scrittura in prima persona di Emmanuel Carrère, la quarta edizione de L'immagine e la parola ha deciso di indagare il mondo della Graphic novel, accogliendo due tra i più stimolanti interpreti della contemporaneità. Se il cinema è l'arte del movimento, il fumetto - al suo opposto - utilizza immagini e parole per fermare l'attimo caricandolo di un forte significato. Come se si trattasse di fotogrammi rubati allo scorrere del tempo, le vignette sviluppano un linguaggio che con il cinema intrattiene un rapporto intimo e mai banale.
"In questi anni il mondo della Graphic novel sembra aver invaso gli schermi cinematografici, portandovi il suo tratto iperrealistico e il suo graffio surreale. Guardando oltre le mode del momento e cercando di andare alle radici di un rapporto tra due strumenti espressivi da sempre in dialogo, abbiamo invitato due artisti unici cercando di vedere come guardano al cinema e come questo s'interfaccia con la loro pratica. Blutch e Lorenzo Mattotti - due tra i più visionari scrutatori del presente - più che ospiti sono i compagni a cui abbiamo consegnato le chiavi della prossima edizione de L'immagine e la parola, chiedendo loro di indicarci i film da mostrare, accostando due universi artistici senza volerli ridurre a unità. Ringrazio fin d'ora Blutch e Lorenzo Mattotti che con la loro generosità e con il loro contributo sapranno arricchire e intrattenere il pubblico della prossima edizione" ha dichiarato il direttore artistico Carlo Chatrian.
Blutch è uno dei principali autori della Graphic novel francese. Conosciuto per le avventure di Petit Christian, pubblicato per la prima volta nel 2008 su Charlie Hebdo, è stato tradotto in tutto il mondo vincendo il Grand prix del festival del fumetto d'Angoulême nel 2009. L'artista con un solido rapporto con il cinema, ha collaborato con Alain Resnais e con cineasti della nuova generazione come Mathieu Amalric e Bruno Podalydès. La sua pubblicazione Pour en finir avec le cinéma (Per farla finita con il cinema), definito dai Cahiers du Cinéma uno dei più grandi saggi teorici sul cinema, è una riflessione sulla settima arte all'alba del XXI secolo.
Lorenzo Mattotti esordisce alla fine degli anni '70 all'interno del collettivo bolognese Valvoline, nel 1984 realizza Fuochi, storia della progressiva pazzia di un militare, tradotto in tutto il mondo vincendo importanti premi internazionali. Oggi Mattotti lavora come illustratore per le più importanti riviste internazionali, tra cui The New Yorker, Le Monde, Das Magazin, Süddeutsche Zeitung, Nouvel Observateur, Corriere della Sera e La Repubblica.
La quarta edizione de L'immagine e la parola, sotto la direzione artistica di Carlo Chatrian e a cura della critica cinematografica Daniela Persico fa parte del programma della Primavera Locarnese e avrà luogo al Teatro Kursaal di Locarno e al Monte Verità di Ascona.