Uscito nelle sale lo scorso anno Lightyear, spinoff di Toy Story incentrato sulle origini del leggendario Space Ranger che ha ispirato il giocattolo di Buzz, non ha riscontrato un grande successo al box-office, facendo accantonare per il momento i piani per un possibile sequel.
Sul flop del film animato è voluto intervenire Pete Docter, Chief Content Officer della Pixar, spiegando quale siano stati a suo avviso le ragioni di un mancato gradimento:
"Forse il problema principale è che abbiamo sovvertito le aspettative del pubblico. Quando pensano a Buzz, vorrebbero vedere anche Mr. Potato, Woody e Rex, non erano pronti per immergersi in un film sci-fi completamente diverso. Si trattava di un concept molto distante dai personaggi a cui erano abituati con Toy Story" ha dichiarato ai microfoni di The Wrap. "Ma devo comunque dare adito al lavoro di Angus che ha preso molto sul serio questi personaggi per rappresentarli in una maniera divers. Però, ripeto, c'è stata molta distanza da quello che abbiamo rappresentato e quello che si aspettava il pubblico in termini di storia e personaggi".
Lightyear - La vera storia di Buzz è stato diretto da Angus MacLane, uno degli animatori di Toy Story 2 e Toy Story 3 - La grande fuga.
Il lungometraggio animato racconta le origini di Buzz Lightyear, l'eroe che ha ispirato il giocattolo di Toy Story, e segue il leggendario Space Ranger dopo essere rimasto bloccato su un pianeta ostile a 4,2 milioni di anni luce dalla Terra insieme al suo comandante e al loro equipaggio. Mentre Buzz cerca di trovare un modo per tornare a casa attraverso il tempo e lo spazio, si uniscono a lui un gruppo di ambiziose reclute e il suo irresistibile gatto robot di compagnia, Sox. L'arrivo di Zurg, una presenza imponente con un esercito di robot spietati e un fine misterioso, complica le cose e mette a rischio la missione.