A un anno dall'improvvisa scomparsa di Libero De Rienzo, la RAI rende omaggio all'attore: stasera su Rai Movie, alle 21:10, andrà in onda, in prima visione assoluta, Takeaway, l'ultima sua toccante interpretazione e, a seguire, "Santa Maradona", il film che nel 2001 lo ha fatto scoprire al grande pubblico.
In prima serata e in prima visione assoluta, Takeaway - regia e sceneggiatura di Renzo Carbonera, con Carlotta Antonelli, Primo Reggiani, Paolo Calabresi, Anna Ferruzzo - è stata l'ultima apparizione cinematografica di Libero De Rienzo e racconta la storia di Maria una giovane marciatrice determinata ad emergere nell'atletica. La ragazza è sostenuta dalla famiglia, dal padre e soprattutto dal suo compagno Johnny (Libero De Rienzo), un ex preparatore atletico che ha il doppio dei suoi anni. L'aiuto di Johnny, già radiato per uno scandalo, consiste in sostanze illecite per potenziare l'attività agonistica di Maria. "Questa è una storia di doping - ha sottolineato il regista - frutto della fantasia, che al suo interno contiene frammenti di moltissime storie, vere e documentate. Un tema delicato, poco trattato, spesso con i toni dello scandalo, demonizzando o minimizzando i risvolti, facendo anche entrambe le cose contemporaneamente".
Il David di Donatello non vinto per Fortapàsc, Libero De Rienzo lo prende nel 2002 come Miglior attore non protagonista in Santa Maradona, per la regia di Marco Ponti, il secondo film che Rai Movie trasmette stasera in seconda serata, nella versione recentemente restaurata da Museo Nazionale del Cinema e Augustus Color, in collaborazione con Rai Cinema e Lucky Red. Un film emblematico, simbolo di una generazione, degli anni Duemila, surreale, travolgente che narra l'ingresso nel nuovo millennio e nell'età adulta di un gruppo di amici che vivono nella nuova Torino postindustriale e che è diventato un cult perché ha lanciato alcuni giovani attori destinati a diventare famosi, come Stefano Accorsi, Anita Caprioli e lo stesso Libero De Rienzo.
Tra i tanti i progetti a cui ha preso parte, la serie di film "Smetto quando voglio", diretti da Sydney Sibilia, sulle vicende di una banda di giovani ricercatori precari che si improvvisano spacciatori e "Fortapàsc" di Marco Risi, in cui ha interpretato Giancarlo Siani, il giornalista napoletano ucciso dalla Camorra. Questo ruolo, una delle sue migliori prove da attore, gli è valsa una candidatura ai David di Donatello 2010 come Migliore attore protagonista.