Cosa succederebbe se i morti tornassero tra noi? A questa domanda, al contempo affascinante e terribile, si ispira il racconto della serie-rivelazione francese Les Revenants, ideata e scritta da Fabrice Gobert con la prestigiosa collaborazione di Emmanuel Carrère e in onda da martedì 7 aprile 2015 alle ore 21.00 su laeffe (can 50 DTT e tivùsat, 139 di Sky), in prima tv in chiaro.
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Vincitrice dell'International Emmy Awards 2013 come Miglior serie drammatica, la serie, 8 puntate da 60 minuti ciascuna, è l'adattamento dell'omonimo film di Robin Campillo del 2004 e narra le vicende di un paesino francese di montagna, all'ombra di un'enorme diga, nel quale alcune persone decedute anni prima tornano in vita, mantenendo l'aspetto che avevano al momento della morte e sconvolgendo, soprattutto emotivamente, le vite di chi li conosceva e amava.
Un capolavoro della serialità europea, acclamato sia in patria che all'estero per la qualità di livello cinematografico e per la forza della sceneggiatura che esplora il complicato rapporto dei vivi con il lutto e le loro reazioni all'interruzione dello stesso, di fronte al ritorno delle persone amate e mancate: "L'idea era trattare una situazione irreale in maniera realistica - racconta Emmanuel Carrère che in Les Revenants, mescola generi diversi, dal mistery al thriller, dal drammatico al fantascientifico, per restituire una narrazione che affronta il tema della morte in modo assolutamente inedito.
Les Revenants è la storia di Camille, adolescente morta in un incidente stradale, di Simon, giovane deceduto il giorno del suo matrimonio con Adèle, e del piccolo ed enigmatico Victor, ma è anche la storia di coloro che sono rimasti e dei loro sentimenti contrastanti davanti a questo fenomeno inspiegabile, tra la gioia e il rifiuto, il terrore e la compassione, la tensione verso il passato e quella verso il futuro.
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A suggellare l'atmosfera enigmatica della serie è l'inquietante colonna sonora della band scozzese post-rock dei Mogwai, realizzata volutamente in contemporanea alla stesura della sceneggiatura, per dare vita ad un lavoro collettivo e sinergico intenso ed appassionato. C'è anche un po' di Italia in questa serie squisitamente europea: le scene subacquee sono state infatti girate a Capestrano(L'Aquila).