Oggi, 27 Febbraio 2019, ricorre l'anniversario della morte di Leonard Nimoy avvenuta esattamente quattro anni fa. L'attore è noto principalmente per essere stato (e non "per aver interpretato") il vulcaniano Spock in Star Trek sin dalla primissima messa in onda nel 1966. Infatti quando Gene Roddenberry fu costretto a cambiare l'intero cast in seguito al primo fallimentare episodio pilota, intitolato Lo zoo di Talos, non poté fare a meno di combattere con la produzione per tenere almeno quell'attore sconosciuto, ma tutt'altro che esordiente, nel ruolo dell'alieno che da li a qualche anno sarebbe diventato uno dei personaggi più famosi ed amati del piccolo schermo e non solo! Tanto che oggi la figura di Nimoy mentre esegue il suo saluto vulcaniano è una delle immagini più iconiche del '900, la possiamo mettere lassù insieme ai vari JFK, Marilyn Monroe, Neil Armstrong e via dicendo.
Oltre a Spock però c'è di più. Nimoy infatti ha avuto una brillante carriera cimentandosi nella scrittura, nella regia, nella produzione musicale (ricordiamo a tal proposito il bizzarro brano dedicato a Bilbo Baggins!) e ovviamente nel teatro ricevendo diversi premi. Le sue partecipazioni cinematografiche sono state legate a doppio filo con la fantascienza anche prima della fama ottenuta in Star Trek, da giovane ebbe un ruolo non accreditato nel classico di Gordon Douglas del 1954, Assalto alla Terra! Partecipò poi nel 1978 al film di Philip Kaufman, Terrore dallo spazio profondo, remake del classico sci-fi L'invasione degli ultracorpi. Durante gli anni '80 curò la regia di alcune commedie come Tre scapoli e un bebè e Marito a sorpresa. Nella stessa decade realizzò anche due dei Star Trek cinematografici, Star Trek III: Alla ricerca di Spock e Star Trek IV: rotta verso la Terra, nelle vesti di attore, sceneggiatore e regista! Inoltre scrisse due libri molto personali a distanza di ben vent'anni l'uno dall'altro, il primo intitolato Io Non Sono Spock mentre il secondo, ironicamente, Io Sono Spock! Recenti invece le sue apparizioni nell'universo di J.J. Abrams con un ruolo nella serie cult Fringe e riprendendo poi per l'ultima volta, nei nuovi film dedicati ai viaggi dell'Enterprise , il personaggio che gli ha concesso l'immortalità.
Una vita dedicata all'arte, celebrata lo scorso anno dal figlio Adam Nimoy con il documentario For the Love of Spock. La morte di Leonard Nimoy è stata una grande perdita per chiunque sia cresciuto guardando il Signor Spock e passati ormai quattro anni dalla sua scomparsa è ancora più significativo ricordarlo attraverso le sue ultime parole dedicate ai fan evocando il famoso saluto del suo alter ego: "La vita è come un giardino: i momenti perfetti possono essere vissuti, ma non conservati, tranne attraverso i ricordi. Lunga vita e prosperità."
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