Leo Gullotta ha rivelato di aver sposato il compagno a cui è legato da più di 30 anni e lo ha fatto durante un'intervista nel programma Io e Te condotto da Pierluigi Diaco su RAI 1,
Leo Gullotta è stato ieri ospite della trasmissione Io e te condotta da Pierluigi Diaco. L'attore catanese ha parlato della sua vita pubblica, ma anche di quella privata. Durante una pausa pubblicitaria l'attore catanese ha svelato al conduttore, anche lui omosessuale, di essersi sposato e una volta tornati in studio i due ne hanno parlato con il pubblico che seguiva la trasmissione. "Questo anello mi lega da due anni alla persona che amo" ha detto Diaco "durante la pubblicità Leo Gullotta mi ha mostrato lo stesso anello. Anche lui la scorsa estate si è sposato con la persona che ama, dopo 32 anni di vita insieme".
Leo Gullotta, da sempre in prima linea a favore dei diritti LGBT, ha detto "anch'io mi sono sposato, perché i diritti sono i diritti. Adesso si può chiamare finalmente normalità", aggiungendo "i diritti sono conquistati e quindi quando arrivano bisogna approfittarne, i diritti ti consentono di vivere legalmente in un Paese dove sembra tutto sereno e tranquillo, ma in effetti ci mettono di traverso tantissime cose". L'attore ha sempre voluto tenere la sua vita privata lontano dai riflettori, alcuni anni fa nel corso di un'intervista con Maurizio Costanzo dichiarò di essere gay e raccontò il suo legame con un uomo, senza svelarne l'identità, e anche oggi, parlando del suo matrimonio ha mantenuto un basso profilo volendo tenere suo marito lontano dall'attenzione della stampa scandalistica.
Il volto più noto de Il Bagaglino ha parlato anche della sua vita privata del dolore che provò alla morte di sua sorella che gli torna in mente quando sente la canzone preferita della ragazza, La vie en rose di Edith Piaf.
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Sul fronte lavorativo, Leo Gullotta ha spiegato che da poco ha finito di girare Il Delitto Mattarella diretto da Aurelio Grimaldi, la storia è incentrata sul Presidente della Regione Sicilia Piersanti Mattarella, fratello dell'attuale Presidente della Repubblica, ucciso a Palermo, nella centralissima Via Libertà, il 6 gennaio 1980. Secondo la vedova, Irma Chiazzese, il killer fu il terrorista di destra Valerio Fioravanti, da lei ripetutamente riconosciuto.