Da qualche mese ormai, Kate Winslet in diverse occasioni si sofferma sul suo ultimo progetto cinematografico, il film biografico sulla fotoreporter di guerra Lee Miller. L'attrice premio Oscar ha ricordato varie volte la difficoltà nel reperire i finanziamenti.
Nonostante sia una delle attrici più famose e importanti al mondo, Winslet ha faticato a trovare qualcuno che decidesse di credere nel progetto e investire su un film con protagonista un personaggio femminile, come ha ricordato la star.
Un progetto logorante
"Mi sono trovata di fronte a uomini che mi dicevano perché dovevano essere interessate a quella donna. Cose ridicole" ha spiegato Winslet. Mettere insieme il progetto ha richiesto quasi un decennio e a volte la domanda era sempre la stessa: sarà possibile fare il film?
Le difficoltà di realizzazione hanno ancora di più creato un legame tra l'attrice e la figura di Miller, che trovò parecchia resistenza all'epoca quando propose di documentare gli orrori della Seconda Guerra Mondiale per Vogue. La fotoreporter, famosa per le crude immagini dai campi di concentramento, venne inizialmente liquidata come un'ex ragazza copertina e dovette lottare contro editori e militari sessisti.
"Giuro che potevo sentire Lee tirare le leve e dire 'avanti, avanti'. Quell'energia che aveva, quella capacità di vivere la vita a pieno ritmo, alle sue condizioni, senza mai accettare un no come risposta e continuando a spingere sull'acceleratore; mi ha assolutamente guidata in questo" ha raccontato Winslet.
Così come il suo personaggio, anche Kate Winslet ha spinto sull'acceleratore fino a spingersi al limite:"Non ho ancora imparato l'arte di lasciare il lavoro alle spalle, andare a casa e fare un bagno. Non lo faccio mai". Il film ha assorbito completamente la sua vita:"L'ha consumata del tutto. I miei figli e la mia famglia sono molto contenti che io non parli più di Lee Miller".