L'ultimo film di David Cronenberg, Crimes of the Future, ha concentrato il suo marketing sulle immagini di corpi fatti a pezzi e sullo slogan "la chirurgia è il nuovo sesso" e in molti si sono chiesti che cosa significasse il film: ecco le risposte di Léa Seydoux e Viggo Mortensen, i due protagonisti della nuova pellicola fantascientifica dell'amatissimo regista de La mosca.
Secondo quanto riportato da CinemaBlend, la Seydoux ha esordito parlando del significato del film secondo quello che è il suo punto di vista: "In realtà, non sapevo esattamente di cosa si trattasse la prima volta che l'ho letto e poi, a poco a poco, inizi a capire. A mio modo di vedere il tema principale è una metafora su cosa significhi essere un artista, ma ovviamente con David tutto è così stratificato che ci sono tante interpretazioni diverse. Voglio dire, è così ricco e ti fa davvero pensare molto."
"Questo è ciò che amo di David, per me è uno di quei registi che sono veri artisti, il che non è una cosa molto comune. E ha davvero creato un certo stile di cinema e anche il suo linguaggio. Penso di essere stata curiosa e di essermi tuffata nel film. La tenerezza che c'è nel rapporto tra i due personaggi principali era davvero l'unica cosa a cui potevo relazionarmi in un certo senso", ha concluso l'attrice di No Time to Die.
Viggo Mortensen ha aggiunto: "Quando ho letto la sceneggiatura di Crimes of the Future per la prima volta ho pensato: 'Wow, è complesso, stanno succedendo un sacco di cose molte delle quali sono piuttosto strane'. Ma ho anche riconosciuto che al centro c'era questa storia d'amore insolita ma, come dici tu, tenerissima. Sono come una vera squadra come artisti, ma c'è anche un rispetto e un affetto genuino, al punto che in alcuni momenti della storia sono disposti a sacrificare le loro ambizioni creative individuali per il benessere dell'altra persona."