E' arrivato il momento più atteso dell'anno per la miriade di irriducibili fan americani della saga televisiva e cinematografica di X-Files: dieci anni dopo X-Files - Il film, arriva il sequel X-Files: voglio crederci, con nuove incredibili ipotesi, nuovi inquietanti intrecci e nuove complicazioni sentimentali per i popolarissimi agenti Dana Scully e Fox Mulder. Ma basterà il vasto fandom della saga di Chris Carter a spodestare Il cavaliere oscuro, che dopo aver raccolto i frutti di una capillare campagna pubblicitaria e di recensioni più che positive ora capitalizza anche la sua effettiva eccellenza, dalla vetta della classifica degli incassi?
Ma X-Files voglio crederci non sarà l'unico film a contendere al grande successo di Christopher Nolan l'attenzione del pubblico in questo week end: Fratellastri a 40 anni di Adam McKay (già regista di Anchorman) si rivolge agli amanti della commedia, forte co'è della partecipazione di due ottimi interpreti del genere come Will Ferrell e John C. Reilly, a cui si deve anche il soggetto del film: la storia di due quarantenni nullafacenti e immaturi che, quando la madre di uono e il padre dell'altro s'innamorano si ritrovano riluttanti fratellastri.
Tre le uscite in limited nelle aree di Los Angeles e New York ci sono anche il documentario American Teen, che racconta la vita di un gruppo di studenti all'ultimo anno di high school in un piccolo istituto dell'Indiana. Altro docummentario è Man on Wire del britannico James Marsh, che ricostruisce la storia di Philippe Petit, un artista molto paricolare che, nel 1974, fece molto parlare di sé per le sue fumaboliche (ed illegali) performance nei dintorni del World Trade Center.
Infine, un dramma: Boy A di John Crowley, che racconta la storia di un giovane che esce di prigione dove ha scontato una condanna per un delitto commesso da bambino.