Le Iene: lo scherzo ad Andrea Pirlo sul figlio è un delirio di furti e ipnosi

L'ex calciatore Andrea Pirlo è stato vittima di uno scherzo de Le Iene, che vede protagonista suo figlio Nicolò e un ipnotizzatore.

Le Iene hanno fatto un terribile scherzo ad Andrea Pirlo, con la complicità del figlio Nicolò che si è reso protagonista di un finto furto orchestrato ad arte con la redazione.

Il programma satirico è ripartito ieri sera su Italia1 con la nuova stagione, in cui non mancheranno naturalmente gli scherzi, di cui quello a Pirlo è stato un degno apripista. L'intento era forse quello di dimostrare che qualcuno noto anche per la calma e l'imperturbabilità, come l'ex calciatore campione del mondo, può trasformarsi in una persona ansiosa e completamente irrazionale. O forse a casa ci si voleva solo divertire un po', visto che il tutto è avvenuto con la complicità della compagna, che ha aperto la porta a un attore pagato da Le Iene perché fingesse di essere il professore di ginnastica di Nicolò.
Che arriva in casa Pirlo con delle funeste notizie: il figlio sedicenne di Andrea è tra i sospettati per alcuni furti avvenuti nei dintorni della scuola. Ed era bastato anche solo il semplice sospetto per far perdere la pazienza a papà Pirlo, ma Nicolò è andato oltre, realizzando con la redazione un finto filmato in cui una finta telecamera di sorveglianza l'ha sorpreso a rubare dei soldi dalla cassa di un'attività commerciale.

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Nella mente dell'incredulo e inconsolabile papà, però, qualcuno insinua a quel punto un sospetto: che il figlio adolescente sia caduto vittima di un piano più grande? Ed è proprio allora, per scoprire cosa si nasconda dietro questa vicenda e per salvare il cucciolo di casa, che Andrea Pirlo è costretto a fare la conoscenza di un personaggio che lo metterà terribilmente a disagio: l'ipnotizzatore che usa Nicolò e altri ragazzini per rubare nei negozi e incassare la refurtiva. Tra un professore cane e una donna esorcista la situazione dopo quell'incontro degenera e i passanti si fermano incuriositi. E capiscono che quella scena assurda è frutto di uno scherzo ben orchestrato. Al contrario di Andrea Pirlo, che ha bisogno dell'intervento e dell'abbraccio di Nicolò per risvegliarsi dall'incubo.