Michael Madsen inizialmente si rifiutò di girare la scena della tortura di Le Iene a causa della sua forte avversione nei confronti di qualsiasi tipo di violenza e fu particolarmente riluttante nel seguire le indicazioni di Quentin Tarantino quando il regista gli chiese di colpire Kirk Baltz.
Quando Baltz improvvisò una battuta dicendo di avere un figlio a casa, Madsen, che era appena diventato padre fu così turbato dall'idea di lasciare un bambino senza un genitore che quasi non riuscì a portare a termine la scena. Questa ripresa in particolare fu utilizzata nella versione finale del film e si riesce chiaramente a udire qualcuno, probabilmente lo stesso Tarantino, gridare: "Oh, no no!"
Quentin Tarantino è stato costretto a scontrarsi più volte con Harvey Weinstein, allora a capo della Miramax, per convincerlo ad includere la scena della tortura nel film, poiché Weinstein pensava che avrebbe avuto un impatto negativo sul pubblico. Tarantino voleva che ne facesse parte a tutti i costi e Weinstein alla fine ha ceduto.
La scena, in cui compaiono Mr. Blonde e il poliziotto, è classificata al primo posto nella classifica "Le dieci migliori scene di tortura di sempre". La famigerata scena, spesso rinominata "Stuck in the Middle With You", titolo della canzone che l'accompagna, è stata ironicamente ricreata nell'undicesima stagione, episodio otto, "Charlie cattura un folletto" della serie tv C'è sempre il sole a Philadelphia.