Tim Robbins ha commentato alcune delle recensioni negative scritte riguardo Le Ali della Libertà e apparse sul sito di Rotten Tomatoes, dove il film del 1994 che ha visto l'attore protagonista al fianco di Morgan Freeman ha registrato il 91% di giudizi positivi.
Nonostante la maggior parte dei cinefili consideri Le ali della libertà uno dei maggiori capolavori nella storia del cinema, all'epoca della sua uscita nelle sale ci fu anche qualcuno che bocciò il film con Morgan Freeman e Tim Robbins, come è emerso in un episodio di 10 domande con Kyle Brandt. Lo show ha ospitato proprio Robbins, interprete del protagonista Andy Dufresne, ed ha permesso all'attore di scoprire quali critiche vennero mosse, negli anni novanta, nei confronti del film.
Kyle Brandt ha spiegato a Tim Robbins che su Rotten Tomatoes Le Ali della Libertà ha raccolto il 91% di recensioni positive da parte della critica. Un ottimo risultato che però evidenzia il fatto che sul sito siano state condivise addirittura un 9% di recensioni negative. Brandt ha quindi scelto di capire, in presenza di Robbins, cosa abbiano avuto da criticare alcuni giornalisti all'epoca dell'uscita di un film così tanto amato dalla gente.
La prima recensione negativa letta da Brandt è firmata da Palo Alto Weekly che ha assegnato al film una sola stessa e mezzo su cinque: "Le Ali della Libertà abbandona continuamente la plausibilità per celebrare il trionfo della speranza sulla disperazione" si legge quindi sul sito. Il giornalista in questione deve aver giudicato fin troppo fantasiosa l'ipotesi che un uomo carcerato riesca, nel corso degli anni, a scavare un tunnel nel muro ed evadere senza che nessuno si accorga di niente. Tim Robbins ha commentato la recensione scherzando sul fatto che tale giornalista debba aver trascorso una brutta settimana ed abbia avuto problemi con sua moglie prima di arrivare a giudicare in maniera così negativa il film, tornando serio e spiegando il suo punto di vista riguardo il lavoro del critico: "Ci sono così tanti critici e ormai da tempo ho imparato che quando lavori le critiche non aiutano. Puoi notare qualcosa che non va, chiunque potrebbe farlo, però è come quando consegni una sceneggiatura ad uno studio e trovi ex studenti di cinema che magari non hanno mai fatto esperienza come registi o sceneggiatori ed il loro lavoro è trovare per forza qualcosa di sbagliato in quello che proponi. E questo è ciò accade durante tutto il processo creativo, dalla prima bozza del film fino alle recensioni che seguono la sua uscita e devo dire che non penso che un critico sia una cattiva persona ma non ho mai capito davvero questa questione".
A quel punto Kyle Brandt ha sottolineato come Le Ali della Libertà sia un film sacro e, in quanto tale, dovrebbe essere immune dalle critiche. Il conduttore ha poi letto un'altra recensione, ovvero quella di Movie Line che nel 1994 definì il film come "la fesseria più candida di Hollywood. Un inno solare e struggente all'indomabilità dell'animo umano" a cui Tim Robbins ha risposto sorridendo e lanciando una frecciatina: "Credo che Movie Line non esista più... magari da quando ha scritto questa recensione? Oops!". A lui si è aggiunto Brandt che ha quindi concluso chiedendo: "Movie Line, mi prendi in giro? Magari non ti piace neanche Pulp Fiction o Ritorno al Futuro?!".