Un'associazione americana ha monitorato le riprese de Le ali della libertà, valutando ogni aspetto di ogni singola scena in cui compariva il corvo di Brooks, il detenuto a cui era stato affidato il compito di gestire la biblioteca del carcere. Tra tutte le scene del film il problema più grande fu causato da un verme.
Tutto filò liscio finché il regista non si ritrovò a dover girare la scena in cui Brooks sfama il suo corvo, Jake, dandogli da mangiare un verme. L'American Humane Society obiettò che era crudele nei confronti dell'animale ed impose alla produzione di utilizzare un verme morto per cause naturali. Dei membri della troupe ne trovarono uno nel cortile della prigione ed è proprio quello che è stato utilizzato nella celebre scena di Le ali della libertà.
Il regista, Frank Darabont, ha dichiarato: "Questa donna della American Humane Society non voleva lasciarci usare un verme vivo per sfamare il corvo di Brooks. Io provai a ragionarci dicendole che l'avevamo comprato e che chiunque nel paese avrebbe potuto acquistarlo al posto nostro al fine di utilizzarlo per pescare, infilzandolo con un amo per darlo in pasto ad un pesce."
"Per qualche ragione non c'era niente di sbagliato nella pesca, ma un regista di un film che costa milioni di dollari non aveva il permesso di usare un verme per girare una scena. Adoro l'AMH, il loro lavoro è fondamentale perché un tempo i registi facevano cose terribili agli animali, d'altro canto quando la burocrazia non ti permette di fare quello che ogni altro cittadino al mondo è libero di fare, beh... in tal caso c'è proprio qualcosa che non va." Ha concluso Darabont.