Laura Morante contro Nanni Moretti: "Non mi ha voluta alla premiazione del film La Stanza del figlio a Cannes"

L'attrice Laura Morante ha criticato apertamente il regista Nanni Moretti per i comportamenti avuti durante la presentazione del film La stanza del figlio.

Laura Morante e Nanni Moretti

Laura Morante, in un'intervista rilasciata al quotidiano La Repubblica, ha attaccato il regista Nanni Moretti che non l'avrebbe voluta alla premiazione al Festival di Cannes del film La stanza del figlio.
Rispondendo alle domande del giornalista Antonio Gnoli, l'attrice ha sostenuto che non ci fosse nessun motivo per quanto accaduto e per la sua esclusione da alcuni eventi importanti durante la promozione del film.

Le parole contro Nanni Moretti

Ricordando alcuni momenti della sua carriera, la star del cinema italiano ha ricordato la sua esperienza con il regista, con cui ha collaborato in occasione di tre film, interrompendo poi la partnership con La stanza del figlio.
Laura Morante ha infatti dichiarato che non ha perdonato il comportamento avuto da Nanni Moretti dopo quel film. L'attrice ha dichiarato: "Sapeva di aver vinto la Palma d'Oro, ha trattenuto tutta l'équipe e mi ha chiesto di ripartire. Non ha voluto che ci fossi alla premiazione".

La stanza del figlio, i protagonisti in macchina
Laura nel film di Moretti

Laura ha inoltre spiegato che non c'era stato nulla che l'avesse portata a prevedere quel comportamento o a giustificarlo, aggiungendo quindi: "Addirittura la sera in cui al Sacher ha presentato il film, testimone una mia amica seduta accanto a me, si è avvicinato e mi ha detto: "Adesso presento il film, hai nulla in contrario se non ti chiamo?". "Fai come ti pare", gli ho risposto e la mia amica è rimasta a bocca aperta. Nanni dal palco ha chiamato Jasmine Trinca, Giuseppe Sanfelice e poi ha detto "Lauranon viene perché è troppo timida". Roba da non credere!".

Bianca e le altre, tutte le donne del cinema di Nanni Moretti

La critica ai comportamenti del regista

Nell'intervista l'attrice sostiene che non avesse senso quanto accaduto e che certi comportamenti, purtroppo, non vengono mai puniti: "Tutto viene tollerato, ricondotto alle stranezze dell'uomo o della donna di talento".

Morante ha quindi ricordato la sua esperienza sul set accanto a Harvey Keitel, che ha definito "un vero mostro sul set", essendo capriccioso e tirannico: "Pretendeva di dire le sue battute da solo con i primi piani e noi costretti poi a parlare al nulla. Il giorno in cui dovesse non esserci più, sono certa che scriveranno di un meraviglioso attore, generoso e disponibile".