Arnold Schwarzenegger è diventato un'icona degli action movie negli anni 80 e 90, ma non tutti i suoi film hanno avuto successo. Uno dei suoi più grandi flop fu Last Action Hero, uscito nel 1993 e poi rivalutato dai fan nel corso degli anni. All'epoca le recensioni furono devastanti e misero in imbarazzo il divo.
"Quando il film uscì nelle sale avevo raggiunto l'apice con Terminator 2, era stato il progetto più redditizio dell'anno in tutto il mondo. Ero davvero deluso dalle recensioni negative. Urtano i tuoi sentimenti, è un qualcosa di imbarazzante" ha dichiarato Arnold Schwarzenegger in Arnold, docuserie disponibile su Netflix. "Non ho voluto vedere nessuno per una settimana. Fu mia suocera dirmi di passare oltre e non pensarci".
I Mercenari 4, Arnold Schwarzenegger non tornerà: "Ho detto a Stallone che ho chiuso"
Last action hero - L'ultimo grande eroe era diretto da John McTiernan e scritto da Shane Black e David Arnott. Questa la trama: Grazie ad un biglietto magico, il piccolo Danny, viene proiettato nel mondo di celluloide dove vive il sergente Jack Slater, il suo eroe. In quel mondo tutto è permesso, incredibili capitomboli, scontri con i cattivi. La storia prende una brutta piega quando alcuni criminali, trovano un lasciapassare per introdursi nella vita reale.
Di questo e molto altro, compresa la sua esperienza sul set con James Cameron, l'ex governatore della California ne ha parlato nel documentario Arnold, disponibile da ieri su Netflix.
Di cosa parla Arnold?
Da oggi è disponibile su Netflix Arnold, docuserie in tre parti segue il percorso di Schwarzenegger dalla campagna austriaca alle vette del sogno americano. In una serie di interviste sincere Arnold Schwarzenegger, gli amici, i rivali, i coprotagonisti e gli osservatori discutono di vari argomenti, dalla sua esperienza come culturista ai trionfi a Hollywood, passando per il periodo come governatore della California e sottolineando le gioie e le difficoltà della sua vita familiare in una storia che rispecchia la sua esuberante personalità.