Fu Sylvester Stallone a far cambiare idea al direttore esecutivo della Franchise Pictures quando quest'ultimo era riluttante all'idea di ingaggiare Mickey Rourke, per le riprese de La vendetta di Carter, alla luce del suo passato travagliato da 'cattivo ragazzo' di Hollywood.
Stallone, amico di vecchia data di Rourke riuscì a far ottenere il ruolo al celebre ex pugile e attore statunitense garantendo anche per lui con una parte del suo stipendio: se Rourke avesse causato ritardi o problemi sul set, di qualunque tipo o natura, la produzione sarebbe stata comunque coperta.
Nonostante le premesse fossero tutt'altro che rosee Mickey Rourke si presentò ogni giorno in orario, si comportò da gentiluomo che i membri del cast e della troupe e disse le sue battute senza sbagliare una sillaba, da vero professionista quale è. Il suo lavoro e il suo comportamento impressionarono così tanto i produttori che scelsero di assumerlo anche per il loro prossimo film: La promessa, diretto da Sean Penn.
La vendetta di Carter è il remake dell'originale con Michael Caine, uscito nel 1971, nei panni del protagonista, presente anche in questa pellicola in un breve cameo. Questo è l'ultimo film in cui Sylvester Stallone è doppiato da Ferruccio Amendola oltre ad essere anche l'ultimo lavoro del leggendario doppiatore italiano.