Un'ex campionessa di scacchi, originaria della Georgia, ha fatto causa a Netflix per 5 milioni di dollari dopo aver affermato di essere stata diffamata in un episodio de La regina degli scacchi: un giudice di Los Angeles ha appena stabilito che la causa in questione andrà avanti.
La grande campionessa di scacchi Nona Gaprindashvili, 80 anni, ha intentato la causa lo scorso settembre, sostenendo che una battuta della serie, in cui un personaggio afferma che lei non ha "mai affrontato uomini" nella sua carriera, fosse "grossolanamente sessista e sminuente".
Gaprindashvili avrebbe affrontato dozzine di concorrenti maschi nel 1968, anno in cui è ambientata la popolarissima serie; nonostante questo gli avvocati di Netflix hanno cercato di far archiviare la causa sulla base del fatto che la serie è un'opera di finzione e quindi coperta dal Primo Emendamento della Costituzione degli Stati Uniti, che protegge la libertà di parola.
Questo giovedì, d'altro canto, il giudice Virginia Phillips ha negato la mozione, dichiarando che "il fatto che la serie fosse un'opera di fantasia non solleva Netflix e i creatori de La regina degli scacchi dalle accuse di diffamazione, a patto che tutti gli elementi necessari per stabilire l'esistenza di tale reato siano presenti nell'episodio in questione".