Su Instagram è arrivato l'addio di Lino Guanciale e Valentina Romani a Cagliostro e Vanessa, i personaggi de La Porta Rossa 3: con l'ultimo ciak delle registrazioni si conclude la fortunata serie di Rai 2, giunta alla terza ed ultima stagione.
Ideata da Carlo Lucarelli e Giampiero Rigosi, La porta rossa ha debuttato il 22 febbraio 2017 ottenendo subito un ottimo riscontro sia di pubblico che di critica, con una media di ascolti superiori a quella di Rai 2. L'ultima puntata della seconda stagione è stata trasmessa il 20 marzo 2019, i fan del programma sono quindi da più di due anni in attesa dei nuovi episodi e la notizia che le riprese della terza stagione sono terminate è stata accolta con entusiasmo e un poco di malinconia, perché quella che verrà trasmessa dai Rai 2 sarà anche la stagione che concluderà definitivamente la serie.
Anche i due protagonisti della fiction, Lino Guanciale e Valentina Romani, hanno voluto salutare i personaggi che hanno interpretato in questi anni, oltre a dire 'arriverci' ai colleghi e alla città che li ha ospitati per le riprese. L'attore ha pubblicato su Instagram un filmato in omaggio a Trieste, la città in cui è girata la serie, Guanciale nel video fa accompagnare le immagini dalla sua voce mentre recita la poesia 'Trieste' di Umberto Saba, nella caption si legge "Oggi ho salutato Leonardo Cagliostro, e la nostalgia mi chiude la gola... La Porta Rossa è stato ed è un progetto coraggioso: mai smetterò di ringraziare tutti coloro che hanno reso possibile questa magia. A Trieste, città incredibile che è ormai nel mio cuore, provo a fare un omaggio con le parole di uno dei suoi figli più illustri: Umberto Saba".
Valentina Romani ha pubblicato una foto in cui è in compagnia del suo collega, le parole che accompagnano il post esprimono tutta la sua commozione per la fine delle riprese e di questa avventura: "Oggi abbiamo battuto l'ultimo ciak de La Porta Rossa e su di me già un velo di malinconia. La sensazione è molto simile a quella che abbiamo quando finiamo di leggere un libro in cui ci siamo persi, immersi e riconosciuti, confusi e ritrovati. Con questo ragazzo qui abbiamo condiviso giornate tanto fredde, di pioggia, di vento, giornate di bora violenta, giornate di caldi infernali. Ma anche di straordinari soli, panorami, preziose risate e preziosissime lacrime. Ci siamo stretti nei momenti più duri, e abbiamo condiviso pranzi e cene in quelli più liberi. Abbiamo condiviso ore di trucco e giri di memoria indecifrabili, il tutto concesso da un sincero bene profondo, perché, alla fine, La Porta Rossa insegna questo: i legami di cui non sapevamo di avere bisogno spesso, col tempo, si rivelano i più essenziali dei legami. I più autentici, i più forti, i più belli".