La premiere veneziana de La luce sugli oceani, melò diretto da Derek Cianfrance, non ha avuto l'accoglienza sperata. Il film non è piaciuto alla critica che lo ha stroncato sonoramente. Ma la moglie del regista non ci sta e controbatte lanciando un duro anatema contro i recensori. Shannon Plumb ha pubblicato un articolo rispondendo alle stroncature e soprattutto agli stroncatori.
"C'era un embargo sul film" scrive la Plumb. "Nessuno avrebbe dovuto pubblicare una recensione fino a poche ore dopo la premiere mondiale. Ma in rete circolavano almeno cinque recensioni del film, una di Variety, ben due giorni prima della premiere. I critici hanno infranto l'embargo. Hanno deciso di testare il peso delle loro parole come la Corea del nord testa il suo potere nucleare. 'Guarda cosa posso fare' sembravano dire."
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La Plumb, a sua volta regista (nel 2013 ha diretto Towheads), aggiunge che il marito si è sentito "come se qualcuno gli calpestasse il cervello", sottolineando come probabilmente La luce sugli oceani abbia perso un paio di milioni di dollari nel primo weekend proprio per via delle critiche negative e dell'etichetta di film lagnoso e strappalacrime apposta da certi critici.
"Questi critici sono allergici alla vulnerabilità?" aggiunge la Plumb. "Forse i fazzoletti sono fuori moda, ma quale è il problema di una purificazione emotiva? Alcuni di noi si siedono in una sala mangiando popcorn e provano ciò che provano, come una spugna protetta dalla barriera corallina. Se un film romantico come questo non va bene, le possibilità di fare altri film di questo genere moriranno. I critici uccidono i generi come i cacciatori hanno fatto con i dodo. Ma molti di noi adorano i dodo."
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