La leggenda del pianista sull'Oceano, il film diretto da Giuseppe Tornatore 21 anni fa, è diventato a sorpresa un successo in Cina dove ha debuttato nelle sale il 15 novembre incassando 63.1 milioni di renminbi nonostante due decenni fa fosse stato quasi considerato un flop.
Il film, tratto dal romanzo scritto da Alessandro Baricco, ha superato per numero di presenze medie e incassi il reboot di Charlie's Angels e il film Somewhere Winter. La leggenda del pianista sull'oceano è arrivato a quota 130 milioni di renminbi, cifra ben superiore ai 167.435 dollari incassati durante il mese di permanenza nelle sale americane nel 1999, pari a circa 1.8 milioni di renminbi considerando inoltre l'inflazione.
Il sito douban.com, che raccoglie i voti dati dalla critica e dagli spettatori, assegna inoltre al film un rating di 9.3, superiore a successi internazionali come Frozen II e Cena con delitto che si sono fermati a 7.3 e 8.5.
Il successo sembra sia stato ottenuto grazie all'arrivo del film restaurato in 4K e all'attenzione da parte degli spettatori cinesi nei confronti dei film prodotti in passato, in particolare stranieri. Molti festival asiatici, inoltre, stanno offrendo nella propria programmazione anche delle retrospettive che stanno contribuendo a diffondere titoli meno conosciuti e a sostenere la distribuzione di progetti che i consumatori cinesi non riescono a reperire in formato homevideo o tramite la pirateria.
In ogni caso il curioso caso della fama ottenuta venti anni dopo la sua uscita nelle sale sta riportando all'attenzione dei media il film con protagonista Tim Roth nel ruolo di Novecento, il pianista che per tutta la sua vita non è mai sceso dalla nave in cui è stato ritrovato appena nato.