Polemiche in vista in casa Disney. Lo studio ha rinunciato a produrre la discussa pellicola ispirata al Diario di Anna Frank. Dopo aver attentantemente analizzato la provocatoria sceneggiatura del commediografo David Mamet, la Disney ha rifiutato l'adattamento per via dell'ecccessiva cupezza e soprattutto a causa del taglio politico implicito nello script di cui si parla come di un'esplorazione pro-israeliana del movimento antisemita nell'epoca contemporanea. A giudicare dalle prime informazioni il taglio del progetto effettivamente si adatta molto poco col disimpegno della Walt Disney Company e il capo della produzione Oren Aviv ha immediatamente respinto al mittente lo script.
David Mamet, noto per testi violentemente polemici e profondamente impegnati come Race, dedicato all'integrazione razziale, e Oleanna, che affronta il tema degli abusi sessuali, ha scelto di costruire la sua versione di The Diary of Anne Frank non limitandosi a una rilettura pacifica del famoso dramma ambientato durante l'Olocausto, ma ha adattato il famoso testo trasponendolo nel presente. La protagonista è, infatti, una ragazza ebrea che si reca in Israele e tocca con mano il dramma degli attentati suicidi a opera dei palestinesi.
"E' una storia intensa, drammatica e spaventosa" ha dichiarato il capo della Disney, orfana di Dick Cook, che ha preferito abbandonare lo studio dopo 38 anni di onorato servizio. "Non è una versione cinematografica de Il Diario di Anna Frank. la storia si evolve in qualcosa di molto più intenso e complesso". Complessità che nello studio Disney non è di casa.