Enrique Arce, l'interprete di Arturo Román ne La casa di carta, ha recentemente parlato di Squid Game durante una tappa del tour promozionale della serie spagnola. Secondo l'attore la serie sudcoreana di Hwang Dong-hyuk sarebbe fascista: "una vera e propria battaglia per il denaro e il potere."
L'uscita de La casa di carta è ormai prossima e gli attori dello show di Netflix stanno viaggiando per tutta l'Europa al fine di prendere parte ad una serie di eventi promozionali: Pedro Alonso (Berlino), Belén Cuesta (Manila) ed Enrique Erce (Arturo) sono stati intervistati a Roma da Il Trio Medusa e durante l'intervista hanno parlato anche della celeberrima serie creata da Dong-hyuk.
"Sono convinto che Squid Game e La Casa di Carta siano l'uno l'opposto dell'altra", ha dichiarato l'attore spagnolo che interpreta Arturo nella serie, secondo quanto riportato da Fanpage.it. "La nostra racconta la lotta contro il sistema, quella di Dong-hyuk, invece, è una battaglia per la sopravvivenza, per il denaro e il potere, parla di persone pronte a perdere la vita per un premio", ha spiegato Enrique Erce. "Se la nostra è una serie di sinistra, l'altra secondo me è totalmente fascista".
In realtà Squid Game, che ha totalizzato il doppio degli spettatori de La casa di carta, non fa altro che evidenziare la sproporzionata differenza tra ricchi e poveri che si può riscontrare in Corea del Sud e nel mondo intero e che, da questo punto di vista, ci ricorda molto il concetto che giace alla base di Parasite, celebre pellicola del 2019 diretta Bong Joon-ho.