I nessi tra La Casa, La Casa 2 e Stephen King sono davvero sorprendenti. Il prolifico scrittore del Maine ha avuto un ruolo fondamentale nella distribuzione del primo film di Sam Raimi ed è anche stato decisivo nella realizzazione del suo sequel. Nel corso degli anni, il franchise de La Casa si è affermato come uno dei cult della storia del cinema horror, ha aperto il genere ad innesti tipici della commedia e ha dato vita ad una serie di tecniche artigianali che, da un lato, hanno dimostrato tutta la genialità di un regista come Sam Raimi e, dall'altro, sono state in grado di aggirare i limiti di un budget decisamente irrisorio.
Tutto ha avuto inizio nel 1982, quando La casa è stato proiettato in anteprima al Festival del Film di Cannes grazie alla volontà di Irvin Shapiro. In occasione di quella proiezione, Stephen King si è innamorato del progetto di Sam Raimi e, come riportato da Sam Raimi: Il genio del male edito da Dino Audino Editore, sulle pagine di Twilight Zone Magazine, ha scritto: "La Casa ha la semplicità e la forza evocativa delle storie che si raccontano intorno al fuoco dell'accampamento. Questa semplicità è il risultato di uno sforzo mirato di Raimi. [...] Quello che Raimi riesce a ottenere ne La Casa è un nero arcobaleno dell'orrore. Il trucco dei suoi zombie viene da L'esorcista, la trama dai film di Romero e il suo piccolo gruppo di attori va dagli appena accettabili agli abbastanza bravi. Ma allora cosa funziona così bene? Quello che funziona è soppratutto Sam Raimi. Egli è talmente bravo che un altro meno dotato di lui non riuscirebbe a fare altrettanto bene, anche a costo di mangiarsi un pezzo di Raimi. Ne La Casa, la macchina da presa ha una specie di fluidità da incubo che ricorda il primo John Carpenter: la cinepresa si tuffa, scivola e infine zoomma così rapidamente che viene voglia di coprirsi la faccia con le mani".
Dopo questa entusiastica recensione, New Line Cinema ha deciso di acquistare i diritti di distribuzione del film per il Regno Unito e gli Stati Uniti. Tuttavia, la gratitudine di Sam Raimi per Stephen King non finisce qui. Un accordo tra lo scrittore e Dino De Laurentiis prevedeva che la trasposizione filmica di alcuni romanzi e racconti di King venisse realizzata dal noto produttore italiano. In occasione di un incontro tra Stephen King e un membro della crew che avrebbe dovuto lavorare con Raimi per La casa 2, lo scrittore è venuto a conoscenza della pessima situazione finanziaria in cui si trovava il progetto. Per questo motivo, come riportato da Screen Rant, King ha telefonato a De Laurentiis chiedendogli di produrre il sequel diretto da Sam Raimi. Inizialmente scettico sul da farsi, il produttore ha accordato al regista un budget da 3.6 milioni di dollari e gli ha chiesto di abbandonare l'idea di ambientarlo in epoca medievale e di seguire, piuttosto, lo schema del primo episodio. Il resto della storia è noto.