La canonizzazione dei Papi - Racconto di un evento, un documentario che nasce dalla consapevolezza di aver vissuto un momento storico unico, forse irripetibile: Papa Francesco (con la presenza del Papa Emerito Benedetto XVI) proclama santi due tra i papi più amati del secolo scorso, Papa Giovanni XXIII e Papa Giovanni Paolo II. Una collaborazione produttiva tra il Centro Televisivo Vaticano e Sky 3D per la realizzazione di un docufilm che, dopo essere stato presentato nella giornata di apertura del Festival Internazionale del Film di Roma nella sezione Eventi Speciali, arriverà da Sky 3D nelle sale italiane sia in 2D che in 3D distribuito da Nexo Digital a partire da aprile nei cinema che aderiranno all'iniziativa (per tutti i dettagli sui cinema e sui rispettivi giorni e orari di programmazione si può consultare il sito www.nexodigital.it).
A guidarci in questo racconto, un ospite di eccezione, Monsignor Dario Edoardo Viganò, Direttore del Centro Televisivo Vaticano, accompagnato da tante voci autorevoli tra cui quelle di Aldo Grasso, che ci offre un approfondimento sullo stile comunicativo dei due Pontefici Santi, e di Pupi Avati che ha voluto condividere un personalissimo ed intimo ricordo di quella giornata: "E' stata veramente una giornata irripetibile, ho visto quello che vedeva il Papa sulla papa Mobile io guardavo con gli occhi del Papa, ero col Papa, ero con Ratzinger nella sua commovente discrezione ed ero con i due Papi beatificati nell'alto dei cieli che probabilmente approvavano e apprezzavano tutto quello che è stato fatto in loro onore. Avere quattro star della sacralità mondiale, terrena e ultraterrena in campo, a dare il meglio di loro stessi, in quella giornata radiosa credo che per molti decenni se non secoli non si ripeterà".
Un inedito ed inaspettato Dario Fo parla senza remore di Francesco, il Papa che ha saputo farlo "innamorare", partendo da un personale paragone con il santo d'Assisi: "La mia sorpresa è stata che, di colpo, ha iniziato a parlare come l'autentico san Francesco: parla col linguaggio, coi tempi, coi ritmi, con addirittura la sintassi quasi strutturale del discorso dell'antico, del primordiale, chiamiamolo dell'autentico Francesco. Lui si pone nella condizione assoluta dell'autenticità. È questo che mi ha sorpreso e che mi ha fatto innamorare di questo uomo. Ha avuto il coraggio di rompere con le consuetudini, basti pensare soltanto all'anatema contro la mafia. Nessuno ha mai avuto il coraggio di farlo. La sua forza è proprio li, non è un aristocratico. Non è uno scienziato d'élite, come si dice. E' uno scienziato del tutto legato alla grande storia della cultura popolare".