I film di Signes de nuit, Monica Stambrini, i registi americani, la performance di The Faccions e i videoclip di animazione: anche quest'anno alla 50. Mostra Internazionale del Nuovo Cinema di Pesaro torna il dopo festival con Round Midnight che dedica le sue notti alle contaminazioni e ai film fuori formato. Cinque serate a cura di Antonio Pezzuto diventate ormai l'appuntamento per eccellenza con un cinema che non vuole appartenere soltanto alla sala cinematografica, e che si svolgono infatti all'aperto e a tarda notte nel cortile di Palazzo Gradari.
Si inizia questa sera con i videoclip selezionati nell'ambito de Il mouse e la matita. Si parte con Fight da faida, il pezzo di Frankie Hi - Nrg, diretto nel 1994 da ## Vincenzo Gioanola, per poi passare ai lavori, tra gli altri, di Stefano Argentero, Virgilio Villoresi, Cosimo Alemà, Michele Bernardi, Ago Panini, Giovanni Scarfini, Cristina Diana Seresini che accompagnano le musiche di Zucchero, Tiromancino, Vinicio Capossela, Zero assoluto, Le luci della centrale elettrica e molti altri. Una serata di cinema e musica, alla quale ne seguirà un'altra martedì, con il concerto-performance di The Faccions intitolato Night Balletto, nel quale la musica viene sviluppata intorno ai suoni concreti ottenuti dall'attrito su vetro, accompagnata da strumenti classici della tradizione rock.
Con la collaborazione di Dieter Wieczorek, mercoledì è la volta della serata dedicata al Festival Signes de nuit, una vetrina che, partendo da Parigi, si dipana per tantissime città europee incrociando l'Italia proprio a Pesaro. Nove lavori tra i quali si segnalano Inquire within di Jay Rosenblatt, protagonista anche del programma Panorama U.S.A., testimonianza del tentativo di far dialogare tra loro le diverse anime del Festival, che è da sempre uno dei tratti principali della sezione Round Midnight. E poi, assieme all'italiano Spectography of a Battle Field di Fabio Scacchioli e Vincenzo Core, i film di Werner Biedermann, Cecilia Araneda e ancora Sylvia Schedelbauer, Line Klungseth Johansen, Mukii Ng'engo, Karsten Krause e del Collectif-fact.
Giovedì sera sarà la volta di Monica Stambrini. Regista milanese, ma da molti anni trasferitasi a Roma, artista che delle diverse forme del fare cinema ha fatto sua cifra stilistica. A Pesaro saranno mostrati i suoi lavori di breve formato, da Monique Publique e Ambliopia, cortometraggi premiati in moltissimi festival, ai video clip realizzati assieme a Patrizia Cavalli, su testi scritti dalla stessa poetessa, fino ai video virali girati per promuovere il progetto delle Ragazze del porno, ossia il lavoro di un gruppo di registe che cercano di utilizzare nuove forme estetiche, per modificare i confini del filmabile, condizione necessaria per raccontare il contemporaneo.
Realizzata con la collaborazione di Jon Gartenberg, la serata di chiusura è dedicata a sei dei registi presenti a Pesaro nella rassegna dedicata alla nuova cinematografia sperimentale-narrativa americana: Bill Morrison, Thomas Allen Harris, Abigail Child, Matt Porterfield, John Canemaker e Julie Talen mostreranno alcuni dei loro cortometraggi più interessanti. Un programma variegato, che si interseca e si incunea tra le diverse anime del Festival, e si propone come una vetrina di quel cinema che non si accontenta delle strette e claustrofobiche mura delle sale cinematografiche.