Clint Eastwood e Martin Scorsese potrebbero contendersi molto di più di una statuetta alla serata degli Oscar del prossimo 27 febbraio. Uno studio di alcuni ricercatori dell'università di Toronto avvisa: vincere l'Oscar rende longevi.
I registi premiati con l'Oscar vivono in media due anni in più dei colleghi candidati. Ricevere un premio riduce del 24% il rischio di morte e, in caso di vittoria multipla, si può arrivare al 48%. Allo stesso modo, gli attori che vantano un Oscar sul caminetto di casa vivono 3,9 anni in più rispetto ai loro colleghi mai nominati dall'Academy Awards.
E comunque la vita di un regista è in generale più lunga di 54 mesi se comparata con quella di un attore ma, se quest'ultimo si è cimentato anche nella regia, la mortalità si riduce del 34%.
Donald Redelmeier, il ricercatore che ha impiegato il suo tempo per farci pervenire questi preziosi risultati, è sconcertato da come la statistica per gli sceneggiatori sia di tutt'altro colore. L'Oscar accorcia la vita per costoro di almeno 3,6 anni. Posto che una statuetta per la scrittura sia meno prestigiosa ed incida in modo esiguo a livello professionale, Redelmeier spiega che lo sceneggiatore non vive sotto i riflettori pertanto non ha persone intorno che si prendono cura di lui come succede (ad Hollywood) per attori e registi. Un premio comporterebbe l'affidamento di altri script peggiorando le già poco salutari condizioni di lavoro.
Richard Wilkinson, un altro esimio ricercatore, avalla i calcoli del collega Redelmeier sostenendo che in effetti il successo riduce lo stress ed è un toccasana per la salute.
È confortante. Ora sappiamo tutti cosa fare per allungarci la vita.