Victoria Clarke e Britt Collins, autrici del libro sui Nirvana intitolato "Flower Sniffin', Kitty Pettin', Baby Kissin' Corporate Rock Whores", avevano molto da dire sul fenomeno grunge di Kurt Cobain, ma non conosceremo mai la loro versione dei fatti: il libro non è mai stato pubblicato.
Il tomo è tristemente famoso per essere al centro di uno degli eventi più controversi nella storia dei Nirvana: una serie di messaggi minacciosi lasciati da Cobain e dalla sua compagna, Courtney Love, nella casella telefonica delle scrittrici britanniche. Inizialmente, Clarke e Collins avevano cercato l'approvazione della band per scrivere una storia sul celebre gruppo e su come i tre musicisti erano diventati famosi così in fretta.
Le due donne furono perfino invitate ad accompagnare la band in tour ma, dopo aver chiesto un'intervista a Courtney, cosa che avrebbe fatto infuriare Cobain, la Clarke fu allontanata dal progetto. Le due scrittrici, tuttavia, continuarono a raccogliere informazioni, contattando anche gli acerrimi nemici della coppia e gli ex fidanzati della cantante: una mossa che fece degenerare la situazione in fretta. Una sera la Clarke ricevette il seguente messaggio da parte di Courtney: "Useremo tutti i soldi che abbiamo e tutto il nostro potere per distruggerti completamente".
La sera successiva, anche Kurt Cobain si fece coinvolgere lasciando questo messaggio nella sua segreteria: "Ho molte cose da dirvi piccole stronze parassite. Se qualcosa in questo libro fa del male a mia moglie, io vi farò del male. Non mi importa se questo è un messaggio registrato, ho proprio finito la pazienza. Suppongo che potrei spendere qualche migliaio di dollari per farvi uccidere, ma forse proverò prima la via legale." Sono state proprio queste minacce e la causa intentata dai Cobain ad impedire che il libro di Clarke e Collins venisse pubblicato.