Tra le scene ormai più note di Kill Bill Volume 1 spicca quella della lotta tra La Sposa e gli 88 folli, gli sgherri armati sino ai denti di O-Ren Ishii. La sequenza vira dal colore al bianco e nero, scelta ovviamente non casuale per Quentin Tarantino. Quando si ha, infatti, a che fare con un regista del suo genere ogni elemento ha una valenza ben precisa.
In questo caso si tratta di uno dei tanti omaggi che Kill Bill: Volume 1 fa al cinema di arti marziali e di kung fu degli anni Settanta. Per attutire la violenza e nascondere gli spargimenti di sangue venivano distribuiti in bianco e nero ed è in questo modo che Quentin Tarantino li ha visti in televisione. Alla base c'è anche un motivo pratico: la scena è stata girata a colori, come tutto il film, ma l'MPAA, ovvero l'ente di rating americano, ha chiesto all'autore di Pulp Fiction di attenuarla per poter mantenere il divieto ai minori predisposto dalla casa di produzione, la R in questo caso. Tarantino ha perciò virato buona parte del segmento del duello tra The Bride - Uma Thurman - e gli 88 folli di O-Ren Ishii - Lucy Liu - in bianco e nero, utilizzando di fatto questo vecchio trucco dei maestri dell'action di Hong Kong e omaggiandolo allo stesso tempo.
Da Kill Bill a Revenge: quando la sopravvivenza è donna
Kill Bill è uno dei progetti più cari a Tarantino, pare che un primo abbozzo di storia esistesse già ai tempi di Pulp Fiction nel 1994. Tarantino e Uma Thurman cominciarono a parlare delle tipologie di film che avrebbero voluto fare in seguito e tra i tanti emerse l'idea di realizzare un film in stile kung fu anni 70 e fu proprio Uma ad avere l'idea di aprire il film ricoperta di sangue in un abito da sposa.