Keanu Reeves ha fatto un viaggio nella memoria durante la realizzazione del podcast The Art of Action insieme al co-protagonista di John Wick 4 Scott Adkins. I due si sono "riuniti" su Zoom per una lunga retrospettiva sulla carriera di Reeves. La coppia ha ripercorso le pietre miliari della prima fase della sua carriera, come il lavoro in Point Break di Kathryn Bigelow o Speed di Jan de Bont.
Come tutti sappiamo, la sua carriera ha fatto un salto di livello con Matrix. Assumere il ruolo di Neo ha richiesto a Reeves di allenarsi duramente, ma gli anni precedenti passati a subire urti e contusioni nei film di genere action a cui ha partecipato prima, gli hanno procurato degli effetti spiacevoli. In pochi però erano a conoscenza di un incredibile retroscena svelato da Reeves nell'ambito del podcast.
"Ho incontrato i Wachowski e ho adorato la sceneggiatura; mi hanno mostrato l'anteprima del bullet time ed è stato straordinario. Una delle cose di cui hanno parlato durante l'incontro è stata l'allenamento nelle arti marziali in stile Hong Kong e mi hanno chiesto se fossi d'accordo e mi dissero che avrebbe richiesto più di quattro mesi, e ho pensato: "Sì, promette bene". L'unico problema era che avevo a che fare con un problema al collo che stava peggiorando, avevo passato un paio d'anni a cercare di combatterlo, ma mi formicolava. Avevo fatto un film intitolato Reazione a catena a Chicago e mi avevano iniettato un paio di epidurali nella spina dorsale. Avevo un disco sporgente e anche un disco fratturato, e ho iniziato a perdere sensibilità ed equilibrio.
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E così ho detto di sì a Matrix e ai più di quattro mesi di allenamento, ma la cosa si è fatta difficile. Allora sono andato da un medico del collo, e in pratica avevo la stenosi spinale. La mia colonna vertebrale era fondamentalmente schiacciata, quindi ho dovuto sottopormi a una fusione a due livelli sulla colonna vertebrale prima dell'allenamento e mi hanno messo una placca nel collo. Non l'ho mai detto a nessuno perché non volevo non essere in grado di fare il film. All'epoca il modo per riprendersi da un intervento chirurgico alla colonna vertebrale era diverso da oggi. Mi hanno messo la piastra nel collo e mi hanno detto di iniziare subito a muovermi. Ho dovuto allenarmi per Matrix con un tutore per il collo".
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