Justine Bateman si è soffermata sull'importanza di imparare accettare la propria immagine che cambia con il trascorrere degli anni. Secondo l'attrice e produttrice statunitense, la fiducia in sé stessi dovrebbe crescere con l'età, non diminuire.
La regista, autrice e attrice diventata famosa grazie alla sitcom Casa Keaton andata in onda dal 1982 al 1989, ha scelto di lanciare un messaggio positivo nel mondo, legato all'auto-accettazione e del proprio corpo che continua a cambiare.
Parlando con 60 Minutes Australia, Justine Bateman ha dichiarato di aver sentito alcuni commenti negativi in merito al suo viso e al suo "aspetto naturale". Così, senza tanti giri di parole, la Bateman ha dichiarato: "Semplicemente non me ne frega niente. Penso di avere un bell'aspetto. La mia faccia rappresenta chi sono e mi piace".
La Bateman ha dichiarato, come riportato da People, di aver pensato in passato "a cose come botox e filler". Ma scegliere di cambiare il proprio aspetto, le avrebbe tolto qualcosa di molto importante. "Credo che cancellerebbe chi sono diventata adesso, inoltre mi piace sentire di essere una persona diversa da quella che ero quando avevo 20 anni". "Mi piace guardarmi allo specchio e vedere le prove [di quel cambiamento]".
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Quando, all'età di 40 anni, Justine Bateman ha scritto il suo primo libro, Fame: The Hijacking of Reality, ricorda di aver cercato se stessa su Google e di aver trovato come completamento della ricerca le parole "sembra vecchia". "Justine Bateman sembra vecchia" era ciò che appariva scrivendo il suo nome accompagnata da alcune foto come prova.
"Credevo che il mio viso andasse bene", ha raccontato la regista e attrice nel 2021 a People prima dell'uscita del libro. Justine ha aggiunto: "A causa di alcune paure che avevo, non legate alla mia faccia, avevo deciso di cambiare ma mi sbagliavo... Mi sono davvero vergognata della mia faccia in modo ridicolo".
Un argomento su cui l'attrice e regista è dunque tornata a distanza di anni rivelando di essere preoccupata da quanto le persone siano ossessionate dal tentativo di invertire il processo naturale di invecchiamento. Bateman ha concluso: "Sono triste per loro che non riescono a godersi la vita. Mi rattrista pensare che abbiano questa idea che li consuma di dover sistemare il proprio viso prima che possa succedere qualsiasi altra cosa".