Jörn Donner, noto cineasta finlandese e produttore di Fanny e Alexander, è morto ieri all'età di 86 anni, dopo una lunga malattia. A dare la notizia è stato il Tallinn Black Nights Film Festival, che gli aveva dato un premio alla carriera nel 2017. Questo il comunicato della manifestazione estone: "Il Tallinn Black Nights Film Festival piange la perdita del cineasta, produttore, scrittore, diplomatico e politico Jörn Donner, il grande vecchio del cinema finlandese, che ricevette il Lifetime Achievement Award nel 2017. Donner è venuto a mancare ieri, il 30 gennaio, dopo una lunga battaglia contro la malattia. Aveva 86 anni."
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Nato a Helsinki nel 1933, Jörn Donner era un cosiddetto Finlandsvensk, un finlandese che parlava lo svedese come lingua madre, ragion per cui lavorò a lungo in Svezia, in particolare come direttore del Swedish Film Institute e collaboratore di Ingmar Bergman, a cui dedicò diversi documentari (l'ultimo nel 2018, anno del centenario della nascita di Bergman). Insieme al grande regista realizzò soprattutto Fanny e Alexander, e quando il film vinse l'Oscar per la migliore pellicola straniera fu proprio Donner a ritirarlo, dato che Bergman non poté presenziare alla cerimonia per motivi di salute. Il produttore fu molto ironico al riguardo negli anni successivi, definendo la statuetta "fredda al tatto ed esteticamente brutta". Donner fu anche giurato alla Berlinale nel 1979, e in patria era noto anche come romanziere (vinse il Premio Finlandia, massimo riconoscimento letterario nazionale, nel 1985) e fondatore di quello che oggi è il National Audiovisual Institute, la cineteca di Helsinki, nel 1957. Fu anche attivo in politica, nel parlamento finlandese e a volte anche in quello europeo.
Donner era affetto da tumori alla prostata e ai polmoni, e stando al quotidiano Helsingin Sanomat è morto proprio per complicazioni polmonari. Avrebbe compiuto 87 anni il 5 febbraio.