Jonathan Van Ness: "Ho l'HIV", la star di Queer Eye si svela tra sesso e dipendenze

Jonathan Van Ness, star dello show Netflix Queer Eye, ha dichiarato di avere l'HIV e di aver deciso dopo anni di parlarne perchè lo ritiene necessario.

Jonathan Van Ness ha l'HIV: la rivelazione della star di Queer Eye dalle colonne del New York Times ha shoccato tutti ma, a suo dire, mai come oggi parlare di certi problemi è un dovere.

Diventato famoso con la webserie "Gay of Thrones" (per cui è stato anche nominato ai Creative Arts Emmy 2018), parodia de Il trono di spade, e grazie al podcast "Getting Curious with Jonathan Van Ness", il parrucchiere delle star è diventato a tutti gli effetti un personaggio televisivo grazie allo show Queer Eye, prodotto da Netflix (e disponibile sulla piattaforma con le prime 4 stagioni) e reboot di Queer Eye for the Straight Guy della rete Bravo. E in parte, le remore di Jonathan Van Ness ad esporsi rispetto al proprio status di sieropositivo, sono state per lungo tempo legate proprio alla trasmissione che l'ha reso popolare in tutto il mondo: "Quando Queer Eye è uscito in tutto il mondo è stato davvero difficile prendere una decisione: voglio parlare o no del mio status? Sono argomenti difficili da affrontare in un programma di trucco e capelli. Con questo non voglio dire che trovo Queer Eye un format poco valido, anzi è importante perchè, a modo suo, fa capire alle persone che non si è mai troppo "rotti" per non poter essere "riparati"".

È stato un altro, però, il pungolo che ha spinto Jonathan Van Ness dell'HIV: "Ho pensato che l'amministrazione Trump ha fatto il possibile per far prosperare la stigmatizzazione della comunità LGBT". Ed è per questo che ha deciso di affrontare la questione, nel suo libro Over the Top - in uscita negli Stati Uniti il 24 settembre - e prima ancora in una lunga intervista con New York Times: "Ho avuto incubi notturni negli ultimi 3 mesi: ho paura di essere così vulnerabile ora davanti alle persone, ma ci sono problemi di cui è necessario parlare".

Così, il paio di baffi più curato e lezioso di tutta Netflix, ha deciso di uscire allo scoperto e di raccontare quella che fin qui è stata una vita a tratti molto difficile, tra la violenza sessuale subita da un ragazzo più grande, l'abuso di droghe che l'ha portato a scambiare prestazioni sessuali con uomini più anziani in cambio di denaro, fino a quella diagnosi, arrivata all'età di 25 anni, che gli ha cambiato la vita: "Ricordo quel giorno ed è stato devastante, esattamente come si pensa che possa essere".
Oggi però può dichiararsi un membro orgoglioso e in buona salute della comunità sieropositiva, pronto ai prossimi successi di una carriera televisiva in ascesa, che appena una settimana fa gli ha regalato la soddisfazione di ben 3 Emmy vinti con Queer Eye.