La regista Mary Harron torna a parlare di Joker, film che ha amato molto, paragonandolo al suo American Psycho e definendo ridicole le accuse mosse a entrambi i film che a detta di alcuni avrebbero abbellito la messa in scena della violenza.
Le accuse mosse contro Joker e la violenza contenuta nel cinecomic atipico hanno spinto il regista Todd Phillips a intervenire in più occasioni in difesa del suo operato. In molti hanno paragonato Joker a Taxi Driver e Re per una notte di Martin Scorsese, modelli dichiarati del film di Phillips, puntando il dito contro la pericolosità della rappresentazione della follia e della violenza che potrebbe fungere da esempio per le menti più deboli.
Mary Harron ha ammesso, però di essere una grande fan del film lodandolo per la sua carica eversiva:
"Amo Joker. Ero in giuria alla Mostra di Venezia, la giuria che ha premiato Joker col Leone d'Oro 2019. E sono felice delle recensioni ricevute dal film. É un lavoro geniale, è un ritratto grandioso della follia. Tocca temi che si trattano di rado nei film americani".
Le critiche mosse a Joker hanno ricordato a Mary Harron le polemiche suscitate dal suo American Psycho, che compie vent'anni, polemiche che la regista trova ridicole:
"Sia Joker che American Psycho sono finiti in una conversazione nazionale sul modo in cui mostrano la violenza. Mentre Joker sarebbe colpevole di creare empatia nei confronti di un personaggio tossico, American Psycho è stato accusato nello specifico per la sua violenza contro le donne. Femministe note come Kate Millett e l'Organizzazione Nazionale delle Donne hanno criticato la storia e i temi sono sempre gli stessi. Questi attacchi si concentrano sempre su un certo tipo di film, non si focalizzano mai sull'intrattenimento mainstream. Amo John Wick, ma è molto più violento e caotico di Joker o American Psycho. Alla fine entrambi i film contengono una dose limitata di violenza. Il problema è che quella violenza è disturbante".
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