Ospite da Fabio Fazio a Che tempo che fa, Johnny Depp ha messo da parte la sua proverbiale timidezza per raccontarsi ai microfoni del conduttore del popolare talk show approdato su Nove. Completo color mattone, cappello da gangster e occhiali dalle lenti colorate, Depp si è seduto sulla poltroncina dello studio televisivo per raccontare la sua nuova avventura, la regia di Modi - Tre Giorni sulle Ali della Follia, pellicola che racconta su 72 ore chiave nella vita del pittore livornese Amedeo Modigliani.
Il divo, assente alla Conferenza stampa della Festa del Cinema di Roma (pare) per colpa di un aereo perso, ha parlato della scelta di tornare a sfidarsi con una nuova avventura dietro la macchina da presa a ventisette anni di stanza da Il coraggioso dicendo: "Se una cosa non ti diverte non vale nemmeno la pena di farla". Pur condividendo un certo spirito affine con l'artista tormentato, Depp specifica che non potrebbe mai paragonarsi a lui. "Però capisco la sua evoluzione. Come lui, anche io sono andato via di casa giovanissimo, ho dovuto arrangiarmi per sopravvivere, ero sempre al verde. Quei ricordi li ho utilizzato per provare a comprendere Modigliani. Ad aiutarmi ci hanno pensato degli interpreti stupendi".
Il primo incontro tra Johnny Depp e Riccardo Scamarcio? In un distributore di benzina
Potete leggere la nostra recensione di Modi - Tre Giorni sulle Ali della Follia, al cinema dal 21 novembre con Be Water Film. A interpretare il pittore è Riccardo Scamarcio, intervenuto nel corso della trasmissione di Fabio Fazio insieme alla protagonista femminile Antonia Desplat per raccontare l'incontro con Johnny Depp.
Parlando del primo incontro con Scamarcio, Johnny Depp ha spiegato: "Era in un distributore di benzina". Interviene l'attore: "Stavo andando in Puglia con mia figlia. Il nostro incontro su Zoom era previsto per le sette. Ovviamente non lo conoscevo, mi hanno detto 'Johnny Depp ti vuole vedere'. Vi immaginate come potessi sentirmi, no? Pensavo 'Non mi chiamerà veramente'. Spostano la chiamata alle dieci e già penso 'Ecco che finisce male...' Mi fermo a un distributore e chiedi ai proprietari di prestarmi il gabbiotto per fare la chiamata, poi Johnny mi chiede 'Cosa sono quelle cose dietro di te?' Erano Arbre Magique. Allora mi chiede dove mi trovassi e quando gliel'ho spiegato ha esclamato 'In un benzinaio? Sei il mio uomo!'".