Johnny Depp teme che Hollywood voglia boicottare sia lui che Minamata, il suo ultimo film. L'attore ne ha parlato in occasione di un'intervista con The Sunday Times e ha anche affermato di credere che la sua immagine pubblica abbia potuto contribuire a questo trattamento da parte della Mecca del cinema.
Come riportato da NME, Minamata non è ancora stato distribuito negli Stati Uniti. Il film racconta la storia di W. Eugene Smith, photoreporter che documenta le conseguenze dell'inquinamento ambientale sui residenti di Minamata durante gli anni Settanta. Nel corso di un'intervista con The Sunday Times, Johnny Depp ha dichiarato di aver promesso agli abitanti del luogo di non speculare sulle loro vicende. L'attore, poi, ha raccontato: "Alcuni film toccano le persone nel profondo e questa cosa è accaduta con gli abitanti di Minamata e con tutti quelli che hanno esperito vicende del genere. E Hollywood sta provando a boicottarlo, magari per colpa dell'attore protagonista e della brutta situazione in cui versa. Quante volte è già accaduto?".
Secondo The Times, si tratta della prima intervista che Johnny Depp concede dopo il caso giudiziario contro il News Group Newspapers. The Times ha parlato anche con Andrew Levitas, regista di Minamata che, in passato, aveva accusato MGM di non aver ancora distribuito il film a causa della situazione giudiziaria di Johnny Depp. Il regista ha dichiarato: "Il film deve essere visto e supportato. Se non accade una cosa del genere, è mia responsabilità sottolinearlo. Abbiamo una serie di responsabilità nei confronti delle vittime di questa storia!".
Lo scorso luglio, MGM aveva incluso Minamata tra i film senza data di distribuzione ma aveva assicurato che gli avrebbe concesso la release cinematografica. Pochi giorni fa, un'associazione di registe ha criticato il San Sebastian Film Festival per il premio assegnato a Johnny Depp: l'attore, infatti, è stato scelto per ricevere il premio alla carriera del festival. Immediatamente, il San Sebastian Film Festival ha risposto alle critiche rivolte al premio a Johnny Depp: "Difenderemo sempre due concetti fondamentali: la presunzione d'innocenza e il diritto alla reintegrazione".