John Rambo è stato bandito dal governo birmano, e lo è ancora; il partito militare al potere ha ordinato ai venditori di DVD in Birmania di non distribuire il film a causa dei suoi contenuti controversi. Un dialogo in particolare, di cui Sylvester Stallone è profondamente orgoglioso, ha causato molte polemiche.
Nonostante non sia mai stato distribuito nelle sale o in DVD in Birmania, il film è comunque disponibile in versione bootleg. La pellicola non è mai stata apprezzata dalla popolazione del paese a causa della rappresentazione negativa del Tatmadaw. Il gruppo giovanile di opposizione, Generation Wave, ha però perfino copiato e distribuito il film come propaganda anti-Tatmadaw; secondo i Karen Freedom Fighters, il film ha dato loro una grande spinta morale.
I combattenti per la libertà della Birmania hanno persino adottato alcuni stralci dei dialoghi presenti nel film, in particolare "Vivi per niente, o muori per qualcosa", come punti di raccolta e grida di battaglia.
"Questo, per me", ha detto Stallone, "è stato uno dei momenti in cui mi sono sentito più orgoglioso di fare il mio mestiere in tutta la mia carriera". Inoltre, i birmani d'oltremare hanno elogiato il film per la sua vivida rappresentazione dell'oppressione dei militari nei confronti del popolo Karen.
John Rambo è stato bandito in Myanmar, formalmente Birmania, e i bootleg sono tutt'ora una tematica scottante. Il film è stato oggetto di critiche contrastanti, ottenendo però il consenso del pubblico. Rotten Tomatoes ha assegnato alla pellicola un punteggio del 36% e il New York Times ha definito la recitazione poco espressiva ma appropriata al ruolo disegnato da Stallone.