Jodie Foster sui film di supereroi: "Sono solo una fase, per me durata anche troppo a lungo"

L'attrice Jodie Foster ha condiviso la sua opinione sui film di supereroi e svelato il suo film preferito degli ultimi anni.

Jodie Foster sui film di supereroi: 'Sono solo una fase, per me durata anche troppo a lungo'

Jodie Foster ha parlato dei film di supereroi sostenendo che siano solo una fase e sottolineando che è durata troppo a lungo.
Le dichiarazioni emergono da una nuova intervista rilasciata al magazine Elle dall'attrice, tornata sugli schermi con il film Nyad e che sarà protagonista della quarta stagione di True Detective.

L'opinione dell'attrice

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True Detective 4: Jodie Foster in una prima immagine della nuova stagione

Parlando della situazione attuale del cinema, Jodie Foster ha spiegato: "Si tratta di una fase. Una fase che, per me, è durata troppo a lungo. Ma è una fase e ne ho viste così tante altre".
La star ha proseguito sottolineando: "Spero che le persone si stanchino presto di questi film. Quelli fatti bene - come Iron Man, Black Panther, Matrix - mi suscitano meraviglia e vengo travolta dalla loro capacità di intrattenere, ma non è per quello che sono diventata un'attrice. E quei film non cambiano la mia vita. Spero che ci sia spazio per tutto il resto".

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Il film preferito di Jodie Foster

Jodie ha quindi parlato dei suoi film preferiti citando Everything Everywhere All at Once: "I Daniels. Hanno realizzato il mio film preferito, forse di sempre, Everything Everywhere All At Once. Quello è il film che tornerò a guardare più e più volte, non appena mi sento depressa o triste. L'ho visto per la prima volta con uno dei miei figli e ci siamo tenuti per mano e abbracciati, e abbiamo pianto per 45 minuti dopo la visione. E poi, una settimana dopo, l'ho visto con il mio altro figlio e ha aperto un portale all'insegna della connessione, della comprensione e della speranza. Mi ha iniziato a raccontare tutte le cose che non mi aveva mai detto, condividendo ricordi del liceo, e stavamo camminando nella pioggia piangendo e aprendoci uno con l'altra. Ho pensato. 'Questo è ciò che può fare il cinema'".